Don Rolando Leo a processo a metà agosto

Si aprirà il 14 agosto il processo a carico di don Rolando Leo, il sacerdote accusato di aver toccato nove giovani nelle parti intime, sopra i vestiti, mentre eseguiva loro dei massaggi rilassanti. Solo in una occasione della quindicina di episodi contestati al presbitero, il 55.enne sarebbe andato oltre ai toccamenti, spingendosi a comportamenti più spinti. E questo approfittando del fatto che la sua vittima stesse dormendo. Di fronte alla Corte delle Assise criminali presiedute dal giudice Amos Pagnamenta, l'ex cappellano del Collegio Papio di Ascona in carcere dal 7 agosto dello scorso anno dovrà rispondere dei reati di atti sessuali con fanciulli , con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, coazione sessuale e pornografia. Reati che sarebbero stati commessi tra il 2015 ed il 2023. La procuratrice pubblica Valentina Tuoni intende chiedere una pena superiore ai cinque anni, di modo che la Corte sarà composta anche dagli assessori giurati. La data del dibattimento, spostata più volte, non è ancora confermata al 100% ma dovrebbe appunto essere quella del 14 agosto.
Le parole confidate ad Alain de Raemy
A portare alla luce gli episodi che hanno portato all'arresto, è stato il racconto che uno dei nove giovani abusati dal sacerdote confidò nel febbraio del 2024 ad Alain de Raemy, dopo che le confidenze fatte nel 2021 all'allora Vescovo Valerio Lazzeri non avevano sortito alcun risultato. All'amministratore apostolico il ragazzo raccontò ancora una volta del comportamento avuto da don Rolando Leo nei suoi confronti. Dopo aver sentito il racconto del giovane, l'amministratore apostolico si rivolse alla Commissione di esperti in caso di abusi sessuali in ambito ecclesiale allo scopo di accompagnare il giovane a condividere i fatti da lui vissuti e aiutarlo a decidere se sporgere denuncia. Ciò che il ragazzo decise di fare di fare l'aprile successivo. Ad agosto 2024 il presbitero venne arrestato con l'accusa di coazione sessuale, pornografia e atti sessuali con fanciulli, persone incapaci di discernimento o inette a resistere. Da allora don Rolando Leo è in carcere, dove nel frattempo ha già iniziato a scontare preventivamente al pena.