Lugano

È stato ristorante, scuola, bottega, prigione: ora è in vendita

Storia e destino di un edificio abbandonato situato lungo la strada che attraversa la Val Colla
© CdT/Gabriele Putzu
Asia Mignani
27.01.2025 06:00

L’antica scritta è a malapena leggibile, stinta da decenni di polvere, intemperie e abbandono. Si può intuire solo «ristorante». E lo è stato, un ristorante, l’edificio che sorge solitario in zona Malpensata, sulla strada fra Maglio di Colla e Molino, a pochi passi dal parco giochi Cugnolo. È stato quello e altro. Non si sa invece cosa sarà in futuro: lo stabile è attualmente in vendita. L’alone di mistero che avvolge questo luogo è un invito a cercare di saperne di più. Lo accettiamo e frughiamo fra gli scaffali digitali dell’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla, che restituiscono al presente quel nome sbiadito: si chiamava «Ristorante Gazzirola», come testimoniano delle foto in cui l’insegna e tutta la facciata avevano ancora dei colori vividi. Oltre a quelle immagini, però, non ci sono altri documenti. Non resta che affidarsi alle testimonianze orali di chi ha frequentato, visto o in qualche modo vissuto l’edificio. E dopo innumerevoli telefonate, qualcosa emerge: informazioni incomplete – è bene chiarire – nonché prive di un ordine cronologico, quasi fossero frammenti sparsi di un grande puzzle ancora da ricomporre. Sappiamo per certo che la proprietà è passata nelle mani di varie famiglie e che al suo interno sono state svolte numerose attività di valenza pubblica: ha accolto una scuola elementare, una panetteria, la bottega di un calzolaio, un negozio di alimentari, una stalla per il ristoro dei cavalli e, addirittura, una prigione per i contrabbandieri catturati durante la guerra nella zona del San Lucio. E il ristorante? Tra le occupazioni menzionate dagli abitanti della zona non compare mai, come se il suo ricordo fosse scomparso dalla memoria collettiva lasciando spazio ad attività ritenute più necessarie, meno di lusso, per l’epoca.

Chissà cosa diventerà

Sulla destinazione futura dello stabile, come detto, non ci sono certezze. L’unica è forse quella scritta nel Piano regolatore attuale di Lugano, che per il terreno in questione prevede un utilizzo residenziale. Il suo proprietario l’aveva comprato lo scorso febbraio, poi ha deciso di rimetterlo sul mercato. Toccherà a quelli futuri, continuare a scrivere la storia di questo luogo. In attesa di conoscerla, in valle le speculazioni non mancano: da chi presume che ci sarà una ristrutturazione per ricavare degli appartamenti, a chi ipotizza l’interesse del Comune per realizzare un museo o una sala multiuso. Tornando invece al passato, chi ha informazioni sul «Ristorante Gazzirola» e in generale sulla storia di questo luogo, può contattare la nostra redazione. Chissà che il puzzle, un giorno, possa essere completato.

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