Lugano

Ecco la «Carta di impegno politico» per ridurre le infiltrazioni cinesi in Svizzera

È quanto emerso a margine della mostra «#TIVEDO – Sharp Eyes on China» all'Asilo Ciani di Lugano
©Gabriele Putzu
Red. Online
25.02.2024 17:49

Libri, testimonianze personali, fotografie, mostre e, ancora, materiale vario. Eccolo, il contenuto della mostra «#TIVEDO – Sharp Eyes on China» tenutasi all'Asilo Ciani di Lugano. Mostra, spiegano gli organizzatori in un comunicato stampa, visitata da un migliaio di persone. 

Un contenuto che, di fatto, mette a nudo il Partito comunista cinese (PCC). Partito che organizza da decenni un sistema di «Stati prigione». Si tratta del Tibet e dello Xinjiang: Paesi in cui le popolazioni autoctone, soprattutto quella uigura e tibetana, sono detenute, deportate e torturate senza neanche più poter fuggire in esilio. Non dispongono più del passaporto. E le poche persone che hanno potuto fuggire negli anni scorsi, a oggi sono costantemente sotto sorveglianza, spiate ovunque anche in Svizzera.

Numerose persone delle autorità politiche ticinesi hanno quindi espresso in una «Carta di impegno politico» la loro volontà di ridurre le infiltrazioni del PCC nelle aziende, nelle università e nelle città svizzere. Vista l’affluenza del pubblico e di numerose classi scolastiche, da domani una parte della mostra continua, sempre a Lugano, alla villa Saroli, nello spazio denominato «Limonaia».