Ellipticum, a che punto siamo? «Apriremo per le feste di Natale»

«Tutto sta proseguendo bene» anche se, effettivamente, rispetto alla tabella di marcia i tempi si sono allungati. Insomma, si è accumulato un po’ di ritardo attorno alla rinascita del Centro Ovale di Chiasso ma dai promotori – che abbiamo sentito nella giornata di ieri – le rassicurazioni non sono mancate. E ora, rivisto il cronoprogramma, c’è una nuova data: «Vogliamo aprire Ellipticum per Natale».
Era il gennaio el 2023 quando il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni aveva annunciato – durante la tradizionale cerimonia di scambio degli auguri – che c’era un diritto di compera. Qualche mese più tardi, ad agosto, l’imprenditore – che ancora oggi preferisce mantenere un «profilo basso» – aveva confermato l’acquisto della struttura inaugurata nel 2011 (e che, negli anni, aveva subito un’importante perdita di velocità, arrivando alla chiusura). Dal 2023 si sono invece delineati i contorni del rilancio. Dal nome, Ellipticum, ai contenuti: diventerà un centro di intrattenimento digitale. Detto della data, a che punto siamo? «Nel corso del mese di luglio si proseguirà con i lavori all’esterno». Poi, dopo le ferie di agosto, è previsto un ulteriore cambio di marcia. «A settembre cominceremo a spingere – assicura il nostro interlocutore – e ad ottobre sarà sostituito il led della torre». All’interno invece? I contenuti, come detto, sono confermati anche se procederà con «delle piccole varianti di allestimento interno». Ci sarà anche qualche novità: «Allargheremo il target anche a un pubblico ancor più giovane offrendo delle attività didattiche». Il tutto, come detto, con l’obiettivo di aprire durante le festività natalizie.
«È nel nostro interesse che il Centro Ovale si attivi il prima possibile» ribadisce, dal canto suo, il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni. Municipio che «è molto attento agli sviluppi di Ellipticum». Arrigoni, in tal senso, non nasconde che «è un edificio molto importante per Chiasso e il fatto che sia chiuso è un fattore piuttosto negativo». Anche perché si tratta di un immobile «che funge da porta d’entrata per la cittadina, per il Ticino e per la Svizzera». È dunque «auspicabile che il Centro sia vivo e attivo».
Ex Trecor, quasi pronti
A pochi metri di distanza c’è un altro progetto che dovrebbe vedere la luce. È il terreno ex Trecor. A causa delle attività presenti dal 1929 al 1990, il sito è stato classificato come «inquinato». Ed è per questo motivo che il disegno edilizio – la realizzazione di due torri con contenuti soprattutto amministrativi – ha subito dei ritardi. Necessarie, dunque delle opere di bonifica del terreno prima di poter alzare le torri. «Sono state ultimate quasi tutte le opere di bonifica» ci spiega uno dei promotori del progetto (legato anche al Centro Ellipticum). «Dopo quattro anni di torture – così le definisce il nostro interlocutore – finalmente e fortunatamente possiamo andare avanti». L’idea è di cominciare a edificare gli immobili a partire dall’autunno. La porta d’entrata sud potrebbe quindi, davvero, «riaccendersi».