Mendrisiotto

Fermato con 10 motoseghe contraffatte in auto a San Pietro di Stabio

Un 60.enne italiano aveva nascosto nel veicolo anche le etichette di un noto marchio del settore - Un secondo uomo è stato fermato a Ligornetto
©UDSC
Red. Online
21.02.2025 11:20

I collaboratori dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno fermato un veicolo con a bordo dieci motoseghe verosimilmente destinate al mercato della contraffazione. L’auto, con targhe italiane, è stata intercettata venerdì scorso durante un controllo nella zona di San Pietro di Stabio. Gli agenti dell’UDSC hanno effettuato un controllo del mezzo, alla guida del quale vi era un 60enne di nazionalità italiana, che ha portato alla scoperta del carico: dieci motoseghe nuove. Un’analisi approfondita ha portato alla scoperta di altrettante etichette di un noto marchio del settore nascoste nel tettuccio del veicolo. Oltre a essere verosimilmente destinato al mercato del contrabbando, il carico non era stato correttamente sdoganato. L’uomo è stato multato e le motoseghe sono state sequestrate. Il giorno successivo, un fermo della stessa natura è stato effettuato sempre dai collaboratori dell’UDSC, questa volta a Ligornetto, dove un 57enne di nazionalità italiana è stato fermato con due motoseghe. Questa volta si trattava di due articoli non funzionanti, con etichette dello stesso noto marchio, accompagnate da guanti da lavoro. Gli agenti hanno proceduto anche in questo caso al sequestro della merce e inflitto una multa per omessa dichiarazione nei confronti del conducente.

Contrabbando e sicurezza della popolazione

L'introduzione nel territorio doganale svizzero o l'asportazione da quest'ultimo di contraffazioni legate a marchi e design sono in linea di massima vietate. Al passaggio del confine, le contraffazioni possono essere confiscate e distrutte. Il fatto che le merci siano nuove o già usate non ha nessuna influenza. Le contraffazioni possono anche rappresentare un pericolo per la salute della popolazione.