Cultura

Giovani artisti alla ricerca dell'identità ticinese

Alla Fondazione Claudia Lombardi un progetto, nato dall'idea di tre giovani ticinesi, per riflettere attraverso l'arte sulle peculiarità ma anche sui contrasti di questo Cantone e di chi lo vive
Mattia Sacchi
15.09.2023 09:36

«Il Ticino, incastrato tra nord e sud è caratterizzato dai forti contrasti delle due culture di cui è figlio illegittimo: quella svizzera e quella italiana. Il suo popolo vive la propria identità come una forma latente di schizofrenia, oscillando tra la difesa della cultura italiana a nord e l’accoglienza dell’ordine e civiltà svizzero-tedesche a sud. Gli intellettuali ticinesi hanno dibattuto per anni sull’identità del proprio Cantone, tuttavia, queste discussioni si sono placate con la prosperità economica seguita dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante l’apparente silenzio sulla questione, le lotte identitarie di fondo rimangono, definendo l’esperienza ticinese».

È da queste riflessioni che ha origine Cà. Un progetto che si terrà da oggi alle 16.00 fino al 17 settembre presso la Fondazione Claudia Lombardi per il teatro in via Càsoro 2 a Figino e che, attraverso un programma ricco di mostre, spettacoli, proiezioni e conferenze, vuole essere uno spazio di dialogo in cui pensare all'identità ticinese sotto diversi punti di vista e offrire al pubblico la possibilità di condividere le proprie osservazioni. 

Un'iniziativa ideata e organizzata da Fedro Mattei, Pablo Rossi Orst e Giulio Gamba, tre giovani artisti ticinesi. «In questo lavoro di ricerca abbiamo voluto coinvolgere artisti diversi, nelle loro varie forme d'arte, per offrire tanti punti di vista differenti. Ed è proprio per questo che il coinvolgimento del pubblico sarà importante, dando a loro la possibilità di interagire con noi e offrire i loro spunti e le loro idee, alle quali riserveremo uno spazio dedicato», spiega Rossi Orst.

È interessante come, in una società sempre più fluida, sia proprio un gruppo di giovani artisti a compiere un lavoro di ricerca sull'identità di una popolazione. «Sono di origini spagnole - prosegue Rossi Orst - e alle volte è complesso spiegare i paradossi del Ticino, incastonato tra l'Italia e il resto della Svizzera. Il nostro lavoro di analisi non vuole quindi definire un identikit ben preciso, bensì raccontare i cambiamenti di una società, da quelli demografici condizionati dall'esodo dei giovani verso altri cantoni e dall'aumento di persone provenienti dall'estero a quelli economici, con il Ticino che non ha mai attuato una vera industrializzazione. Un modo per riflettere e avere una visione più ampia su noi stessi e sul territorio che viviamo quotidianamente».