Statistica

I mezzi pubblici piacciono, ma la macchina resiste

La nona edizione di «Lugano in cifre» mostra una crescita dell’acquisto di abbonamenti sia annuali (+18%) sia mensili (+54%) – Il parco veicoli è aumentato (+1,7%) come la quota di quelli elettrici e ibridi
© CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
10.04.2024 19:31

È una domanda a cui ogni anno il Servizio di statistica cittadina tenta di dare una risposta. Quale direzione ha preso Lugano? Sicuramente è una città in grande fermento, dinamica, e che sta ancora modellando la sua identità futura. Una città che cresce, accoglie, e che ha imboccato la strada del trasporto pubblico investendo parecchio. Così come hanno fatto i suoi cittadini. E i dati contenuti nella pubblicazione «Lugano in cifre» ne sono la prova: è cresciuto il numero di persone che ha deciso di puntare sulla mobilità pubblica. Un esempio? Rispetto al 2022, il numero di abbonamenti mensili Arcobaleno per il trasporto pubblico rilasciati ai domiciliati a Lugano è cresciuto del 54%, quello annuale del 18%. Al netto di tutto, però, in (relativamente) pochi sono disposti a rinunciare ancora alla macchina.

Farsi spazio

All’interno della nona edizione dell’annuario statistico della città, presentato oggi dal capodicastero Consulenza e Gestione, Tiziano Galeazzi, e dal responsabile del Servizio di statistica urbana, Giorgio Maric, spiccano alcuni dati interessanti oltre a quelli principali già anticipati lo scorso gennaio (come il fatto che per il terzo anno di seguito, dopo una preoccupante scia negativa, la popolazione di Lugano sia aumentata). Torniamo a parlare di mobilità urbana. La crescita rispetto al 2022 è principalmente dovuta sia al numero di linee del trasporto pubblico sia agli abbonamenti Arcobaleno rilasciati. Segnano un «più» praticamente tutti gli indicatori: dalle linee attive a Lugano, alle corse giornaliere, fino ai chilometri coperti, ma anche la percentuale di chi utilizza assiduamente i mezzi pubblici, nonché il numero di abbonamenti annuali e mensili Arcobaleno.

Sempre in tema di mobilità, crescono anche i percorsi ciclabili. Indicatori positivi, certamente, anche perché ben si sposano con le infrastrutture future che dovrebbero – passateci il condizionale – farsi spazio in città. Trovare spazio, ecco. L’autobus e il treno piacciono, è vero, ma il cittadino comunque non rinuncia alla macchina. Nel 2023, il parco veicoli ha registrato un aumento complessiva dell’1,7%, le nuove immatricolazioni del 3,3% e il tasso di motorizzazione dello 0,7%, ossia il numero di veicoli ogni mille abitanti.

Di contro, sono diminuite del 13% le nuove licenze di condurre, e le proporzioni di veicoli ibridi ed elettrici sono aumentate rispettivamente del 25,4% e del 28,6% rispetto al 2022. A occhio, l’ingorgo è servito. Prendendo in prestito le parole del responsabile del Servizio di statistica urbana, «la vera sfida per Lugano è quella di avere un dialogo tra chi pianifica e chi mette in pratica».

Disattenzione, alcol e velocità

Sempre rimanendo in tema di mobilità, anche gli incidenti stradali sono aumentati (per il secondo anno consecutivo): sia quelli con danni alla persona sia quelli con solo danni materiali. Parliamo di + 7,5% rispetto al 2022. Un dato reso noto dal rapporto d’attività della Polizia Città di Lugano e che si allinea con quanto indicato brevemente durante la presentazione di «Lugano in cifre». Le cause principali? Disattenzione, alcol e velocità.

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