Enclave

Il Casinò di Campione d’Italia potrebbe riaprire

La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza che annullava la dichiarazione di fallimento della casa da gioco: si va verso un nuovo processo per stabilire il fallimento o meno della società
Una veduta su Campione con al centro il Casinò municipale.
Chiara Nacaroglu
03.12.2020 15:02

Buone notizie per Campione d’Italia. La Cassazione - in Italia la corte di ultima istanza - si è pronunciata confermando la sentenza della Corte d’appello di Milano che annullava la dichiarazione di fallimento del casinò. Gli atti tornano così al tribunale fallimentare di Como, che sarà chiamato di nuovo a stabilire il fallimento o meno della società. In sostanza, si ricomincia da capo con la speranza che, se la Casa da gioco non dovesse venir dichiarata fallita, potrebbe riaprire. La decisione della Corte di Cassazione è arrivata oggi dopo l’udienza che si era tenuta a inizio novembre. Quella della Cassazione è una decisione accolta favorevolmente dall’enclave, come ci conferma il sindaco Roberto Canesi. «Ora si torna alla procedura fallimentare e davanti al tribunale verranno esaminate due strade: il fallimento e un progetto che consenta di riaprire la casa da gioco». Progetto che era già stato presentato a suo tempo e del quale ora, dice il sindaco, «andrà aggiornato il piano finanziario di ripartenza con il quale dimostrare la sostenibilità della casa da gioco dal punto di vista economico e da quello finanziario. Questa decisione – continua - ci consente anche di colloquiare con i Ministeri competenti, quello dell’Interno e quello dell’Economia, per mettere a punto un percorso condiviso. Proprio a questo proposito abbiamo appena fissato una videoconferenza per la prossima settimana».

Sembra quindi che in questo percorso Campione d’Italia non verrà lasciato solo. «Il Comune – afferma Canesi - vorrà essere parte attiva in questo progetto di rilancio perché è troppo importante per l’occupazione nell’enclave». Difficile però stabilire le tempistiche dei prossimi passi. «Penso che tra qualche mese saremo di nuovo in tribunale, ma è difficile fare previsioni vista anche la crisi legata al coronavirus», conclude il sindaco.

Ad impugnare la sentenza che annulla la dichiarazione di fallimento del Casinò era stata la Banca popolare di Sondrio (BPS). La Corte d’appello di Milano - lo ricordiamo – aveva annullato per un vizio di forma, ovvero la mancata audizione delle parti prima della dichiarazione di fallimento, quella del tribunale di Como che dichiarava fallita per insolvenza la società di gestione della Casa da gioco.