Lugano

Il Consiglio comunale "sbanda" in rotonda

Il Legislativo ha approvato un credito da oltre mezzo milione per una rotatoria al capolinea delle TPL al Piano della Stampa - Andrea Sanvido (Lega) ha chiesto di ripetere il voto in quanto siede nel CdA dell’azienda - Alla fine si è deciso per una modifica di verbale
© CdT/Chiara Zocchetti

Sembrava una seduta di Consiglio comunale tutto sommato tranquilla, con un ordine del giorno «leggero», salvo per il grosso credito di oltre 13 milioni per la messa a norma delle trentadue fermate del trasporto pubblico luganese per renderle più accessibili ai disabili. Sembrava, appunto. Perché appena dopo il voto sulla richiesta di credito supplementare per costruire una nuova rotonda al capolinea della linea S delle TPL al Piano della Stampa, i lavori si sono interrotti a causa di una richiesta di ripetere la votazione. A domandarlo, un po' imbarazzato, è stato il consigliere comunale leghista Andrea Sanvido, il quale aveva avallato il credito pur sedendo - insieme alla collega Maruska Ortelli - nel consiglio di amministrazione delle stesse TPL. Insomma, il conflitto d’interessi era evidente, come da lui stesso ammesso in aula.

Conflitto d’interessi

Come fare, quindi? Il socialista Raoul Ghisletta ha rimarcato che «in caso di conflitto d’interesse, Sanvido e Ortelli avrebbero dovuto lasciare l’aula. «Il fatto che si siano espressi ha invalidato la votazione. Quando il Consiglio comunale si era pronunciato sul diritto di superficie per l’HCL, il collega Jean-Jacques Aeschlimann (PLR, dirigente bianconero, ndr) aveva lasciato la sala e non aveva nemmeno partecipato alle discussioni in Commissione». A quel punto, da ogni parte dell’aula sono giunti suggerimenti su come procedere all’indirizzo del presidente del Legislativo, Gian Maria Bianchetti, anch’egli «imbarazzato» dalla situazione. Dopo una breve impasse, è stato deciso di procedere con una semplice modifica del verbale. E il credito da oltre mezzo milione è stato dunque approvato dal plenum con 46 voti favorevoli e 2 contrari.

Due vie da allargare

Prima di questa parentesi, il plenum aveva dato luce verde ad altri due crediti supplementari: uno di 2,5 milioni per la sistemazione di via Nodivra a Carona - approvato all’unanimità - e l’altro di 115 mila franchi per allargare via Selvapiana a Pregassona. Quest’ultimo, però, ha suscitato qualche perplessità principalmente tra le file di Verdi e socialisti ma è stato comunque approvato dalla maggioranza del Consiglio comunale con 41 sì, 8 no e 4 astenuti.

Fermate da adeguare

Come detto, il piatto forte dell’ordine del giorno è stato il credito di 13,6 milioni di franchi per la messa a norma delle fermate del trasporto pubblico secondo la Legge federale sull’eliminazione degli svantaggi nei confronti dei disabili (LDis). Un progetto sì necessario, ma anche contemplato proprio dalla LDis, che richiede la conformità e l’adeguatezza degli impianti esistenti e dei veicoli del trasporto pubblico alle esigenze dei disabili entro vent’anni dall’entrata in vigore della legge (1. gennaio 2004, ndr). Il credito è stato avallato all’unanimità dal plenum, ma non sono mancate osservazioni proprio sulla tempistica del messaggio municipale, approvato dall’Esecutivo - è stato fatto notare - «a ridosso della scadenza». «Il messaggio è stato presentato nel 2022 e appare logico che non si riuscirà a compiere i lavori in tempo, ovvero entro gennaio 2024», ha rilevato Edoardo Cappelletti (PC) in qualità di relatore del rapporto della Commissione della gestione. Tradotto: si è arrivato a ridosso della scadenza. Anche l’intervento di Tamara Merlo (Più Donne) ricalca quello di Cappelletti. «Si è aspettato fino all’ultimo, se avessimo spalmato i lavori nell’arco degli anni avremmo sicuramente una società più inclusiva». Dal canto suo, il relatore del rapporto della commissione dell’Edilizia Paolo Toscanelli (PLR) ha esordito dicendo che «il costo per alcuni può sembrare sproporzionato, per altri, invece, più che necessario». Breve replica della capodicastero Sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi, che ha sottolineato come «anche con un certo ritardo, i compiti in tempi ragionevoli li avevamo fatti».

In questo articolo: