Curiosità

Il mistero del pavone in Malcantone

Da un paio di settimane l’animale si aggira per la valle e gli abitanti fanno a gara per fotografarlo – C’è chi se l’è ritrovato in giardino – La SPAB: «Abbiamo visto cose anche più strane, come quando a Serocca da un water spuntò un pitone»
Sui pannelli solari. Si stava probabilmente ricaricando. © Foto Facebook
Valentina Coda
20.05.2022 19:01

Sicuramente qualcuno ricorderà la divertente vicenda del cobra che nella piatta estate del 1988 tenne impegnati i giornalisti della cronaca di Lugano per settimane. Cobra di 170 centimetri dato poi per morto a Figino ad opera di due coraggiosi cigni (ancora oggi, però, non si sa se l’animale sia mai realmente esistito). Ebbene, da un paio di settimane un altro fatto inconsueto sta tenendo banco nel Luganese. Un pavone ha deciso di eleggere i boschi del Malcantone a sua residenza. A volte capita anche di trovarlo nel giardino di qualche casa oppure sopra i tetti per una breve sosta. La sua presenza è diventata ormai un leitmotiv nei discorsi dei cittadini della regione con un susseguirsi di aggiornamenti sui social sugli avvistamenti dell’animale a Pura, Curio, Bedigliora, Novaggio, Vernate, Bosco Luganese, Cademario e Purasca. Oppure spesso lo si incontra lungo la strada forestale che da Pura sale al Monte Mondini. Insomma, il pavone sta facendo quello per cui è stato creato, ovvero essere libero, e sembra trovarsi più che bene da queste parti. Fin qui nessun problema, ma il mistero si infittisce: di chi è? Lo zoo al Maglio assicura di non aver perso niente, il loro pavone è ancora lì. L’animale, quindi, non si sa bene da dove provenga visto che nessuno fino ad oggi l’ha reclamato. Chissà, forse grazie a queste righe il proprietario si farà vivo.

Procedere con cautela

Gli avvistamenti si susseguono con la stessa frequenza delle telefonate dei cittadini alla protezione animali. «Una signora ci ha chiamato dicendo che c’era un pavone che non riusciva a scendere dal tetto della sua casa» ci racconta il presidente della Società protezione animali di Bellinzona (SPAB) Emanuele Besomi. «Catturarlo non è facile, anche perché nel tragitto tra Bellinzona e il Malcantone l’animale è già scappato. In ogni caso, ho risposto alla signora dicendole che non ho mai visto un pavone soffrire di vertigini». Scherzi a parte, Besomi ci spiega che bisogna procedere con cautela in queste situazioni. «Bisogna valutare se il gioco vale la candela: nel catturarlo si rischia più di fargli male (come danneggiare la coda, ndr) piuttosto che lasciarlo libero. Interveniamo solo se dovesse essere ferito o se dovesse esserci il rischio che muoia». In oltre trent’anni di lavoro il direttore della SPAB ne ha viste di di tutti i colori. Come un pitone uscito dal water nel bagno di una palazzina a Serocca d’Agno.