Iniziativa

Il Ticino celebra la vita, «il bene più prezioso»

Il Dipartimento della sanità e della socialità ha lanciato la prima edizione della Giornata cantonale sulla vita che si terrà il prossimo 21 marzo
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Red. Online
14.09.2021 13:49

Il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) ha lanciato oggi, in occasione di una conferenza stampa, la prima edizione della Giornata cantonale sulla vita che si terrà il prossimo 21 marzo. L’appuntamento odierno ha permesso di avviare, attraverso quattro interventi dalle differenti prospettive, una serie di riflessioni alla cui base ritroviamo un denominatore comune: il valore intrinseco della vita – preziosa, vulnerabile, imprevedibile e mai scontata. Una base per le attività future che nasceranno attorno a questa nuova iniziativa dall’importante carica simbolica.

Nel suo intervento, l’avv. Luca Pagani, sindaco di Balerna, nonché deputato in Gran Consiglio e promotore dell’iniziativa, ha sottolineato che «la vita non è un valore qualsiasi, ma è indubbiamente il bene più prezioso, tutelato appunto e addirittura a livello costituzionale, sia federale sia cantonale».

Il direttore del DSS Raffaele De Rosa si è soffermato su quanto la società e l’uomo hanno dovuto affrontare negli ultimi 18 mesi. «Dall’incertezza e dalla sofferenza abbiamo tratto molti insegnamenti. Ricordiamoci di quello che abbiamo ritenuto “essenziale”, e di quello che ci è subito apparso come superfluo, quando abbiamo dovuto rinunciarci. Abbiamo l’occasione di costruire una nuova normalità, imparando a convivere con il virus, ma soprattutto dando priorità a quanto davvero conta. Abbiamo fatto appello al senso di responsabilità, alla solidarietà e all’aiuto a chi è in difficoltà. Valori che senz’altro sono fondamentali nel presente e lo saranno ancor di più nel futuro».

Il discorso è stato poi ripreso da Maristella Polli, deputata in Gran Consiglio e consulente in comunicazione: «Questo dono prezioso che ci è stato regalato, evento unico e irripetibile, ha una data di scadenza che non è determinabile e bisogna ricordare che la vita ha un suo compagno che non la lascia mai e sta sempre al suo fianco: il tempo che scorre inesorabilmente, non si ferma mai, non torna mai indietro. È un viaggio che ognuno di noi si trova a dover percorrere. La meta varia da soggetto a soggetto e può anche mutare strada facendo. Aver deciso una giornata sulla vita vuol dire riflettere sul presente e sul futuro...».

Il ciclo di interventi si è concluso con Graziano Martignoni, psichiatra e psicoterapeuta FMH, professore al Dipartimento di Economia aziendale, Sanità e Sociale della SUPSI, che nella sua riflessione ci ha indicato il potenziale di un’iniziativa come quella presentata oggi: «Una Giornata sulla Vita, con la Vita, in favore della Vita, è esercizio di respirazione dell’anima individuale e collettiva... [...] Una Giornata sulla Vita è una giornata sulla Cura della Vita in tutte le sue forme e cammini. Non è un pensare alla Vita, come se fosse un astratto oggetto di studio, ma un agire nella Vita e con la Vita».

L’idea di una giornata cantonale sulla vita è nata dalla volontà del Gran Consiglio, che ha accolto una mozione presentata da Luca Pagani e Fabio Bacchetta-Cattori. La mozione chiedeva di istituire una giornata cantonale quale momento di riflessione e di crescita umana, tramite iniziative promosse dall’Ente pubblico e dalla società civile su numerosi aspetti, ad esempio la salute quale bene fondamentale, l’inviolabilità della dignità umana, la prevenzione da ogni forma di violenza [...].

Sulla base delle discussioni avvenute in Parlamento e grazie alla collaborazione dei promotori dell’iniziativa, il DSS ha elaborato gli elementi cardine che caratterizzeranno l’iniziativa cantonale:

- La Giornata cantonale sulla vita cadrà sempre il primo lunedì di primavera, con riferimento all’idea di rinascita.

- Il concetto di vita è molto ampio e pertanto di anno in anno sarà scelto un focus tematico sul quale concentrare le riflessioni e le iniziative promosse.

- L’iniziativa e le attività ad essa connesse saranno promosse nel rispetto del principio di laicità dello Stato.

Sulla base di questi elementi, il Dipartimento della sanità e della socialità ha avviato l’organizzazione della prima edizione, di cui i dettagli saranno comunicati nei prossimi mesi.