Il settore

Il turismo ticinese torna alle cifre pre-pandemia

Nel nostro cantone i pernottamenti del trimestre invernale hanno fatto segnare un aumento del 60% rispetto al 2021 – In leggera crescita pure rispetto al 2020 – Molto positivi i risultati di Lugano e Mendrisio
© CdT/Chiara Zocchetti
Paolo Gianinazzi
04.04.2022 16:28

L’inverno appena terminato è stato parecchio positivo per il turismo elvetico e ticinese. Cifre alla mano, il trimestre tra dicembre 2021 e febbraio 2022 nel nostro cantone ha fatto registrare 221.801 pernottamenti, in crescita del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche nel confronto con l’inverno pre-pandemia, ovvero quello tra dicembre 2019 e febbraio 2020, i dati sono in leggera crescita (+2,4%).

Come fa notare l’Osservatorio del turismo dell’Università della Svizzera italiana (O-Tur) nella sua analisi pubblicata ieri e basata sugli ultimi dati dell’Ufficio federale di statistica, «lo stabilizzarsi della pandemia ha generato una situazione turistica favorevole, soprattutto grazie all’allentamento delle restrizioni che avevano invece caratterizzato il trimestre invernale del 2021».

Più nel dettaglio, anche osservando i dati mese per mese si può notare un trend positivo per il Ticino: rispetto all’anno precedente i pernottamenti sono cresciuti in dicembre (da44.056 a 76.771) in gennaio (da 33.159 a 56.845) e in febbraio (da 61.423 a 88.185).

Da segnalare, inoltre, che la crescita dei pernottamenti ha toccato praticamente tutte le regioni. Come spiega l’O-Tur, «il trimestre invernale ha registrato risultati positivi per tutte le OTR». In particolar modo, gli aumenti più vistosi in termini relativi sono quelli del Luganese e del Mendrisiotto e Basso Ceresio, dove i pernottamenti hanno fatto registrare una crescita del 67,9% e 70% rispetto al 2021. L’aumento più modesto è stato invece registrato da Bellinzona e Alto Ticino, dove la variazione positiva dei pernottamenti si è attestata 3,2%. Buono, infine, anche il risultato del Locarnese, con un aumento del 60%.

L’Osservatorio dell’USI fa poi notare un’altra importante tendenza: il ritorno dei turisti internazionali

L’Osservatorio dell’USI fa poi notare un’altra importante tendenza: il ritorno dei turisti internazionali. Se i pernottamenti da parte dei confederati sono comunque cresciuti del 44,2%, l’aumento segnato dai turisti stranieri è ben più importante in termini percentuali (+102,2%). Come precisa l’O-Tur, questo ritorno interessa in particolar modo i turisti provenienti da oltreoceano, tra cui gli Stati Uniti (+418,6%) e i Paesi del Golfo (+943,8%).

Per quanto riguarda le categorie i dati mostrano risultati particolarmente positivi per le strutture 5 stelle e 3 stelle. Queste categorie hanno registrato pernottamenti in aumento rispettivamente del 78.3% e del 70.4% rispetto allo stesso periodo 2021. Positivi, anche se in maniera più contenuta, i risultati dei 0-2 stelle e 4 stelle, con un aumento dei pernottamenti del 56.9% e del 47.8%.

Anche a livello nazionale, le cifre registrate nel trimestre invernale sono state positive. Nel complesso, i pernottamenti hanno fatto segnare un aumento del 56,2%. A trainare questa crescita sono state le regioni delle grandi città: Ginevra (+168.3% rispetto al 2021), Regione Basilea (+157.8%) e Regione Zurigo (+151.2%).

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