Svizzera

In Svizzera mancano i chiropratici: «Si profila una carenza di assistenza»

Un'ulteriore categoria di professionisti del settore sociosanitario in sottonumero: «A rischio la garanzia dei trattamenti»
© Shutterstock
Mattia Sacchi
02.09.2022 11:32

Viviamo tempi difficili. Manca il gas, manca il grano, mancano le materie prime. E adesso scopriamo pure che mancano i chiropratici. Nei prossimi anni circa un terzo dei chiropratici praticanti in Svizzera andrà in pensione. È uno dei temi emersi ieri mattina al Palazzo dei Congressi di Lugano, dove si è tenuta l’assemblea annuale di ChiroSuisse. «Poiché nella Svizzera romanda non è ancora possibile alcuna formazione e nella Svizzera tedesca i posti di studio sono fortemente limitati, nel medio termine non si potrà garantire l’offerta di trattamenti chiropratici - spiega Sabine Schäppi, CEO dell’Associazione Svizzera di Chiropratica. Si profila quindi una carenza di assistenza. È per questo che per noi è importante oggi essere a Lugano, non solo per proseguire il nostro lavoro di divulgazione ma anche per incontrare autorità e istituzioni locali».

Non è un caso che fosse presente anche il Direttore del Dipartimento Sanità e Socialità Raffaele De Rosa: «Ho ascoltato con molto interesse le problematiche esposte durante la conferenza. Problematiche che sono in linea con quelle dell’intero settore sociosanitario. Il piano Prosan 2021-2024 che abbiamo recentemente istituito vuole dare una risposta proprio in questo senso, cercando di rafforzare la formazione in un settore che ha bisogno di un ricambio generazionale». In Svizzera si contano attualmente : circa 350 chiropratici, di cuisolo 15 in Ticino. Questa carenza dipende, come evidenziato in precedenza da Schäppi, dalle poche opportunità formative (attualmente solo una ventina di posti presso la facoltà di medicina e chiropratica dell’Università di Zurigo, con la speranza di estendere le formazioni anche a Losanna), e anche di una certa disinformazione.

I chiropratici sono infatti qualcosa in più di quelli che «scrocchiano» i pazienti: «Non tutti sanno che i chiropratici sono una delle 5 professioni mediche che richiedono una formazione universitaria e che sono riconosciuti dalla cassa malati (LAMal). Spesso siamo il primo contatto con un paziente, al quale poniamo diagnosi e un percorso terapeuticomirato a riequilibrare e correggere le disfunzioni dell’apparato locomotore, dando particolare attenzione alla colonna vertebrale come anche alle strutture muscolo-tendinee.. Oltre ovviamente a curare molto l’aspetto della prevenzione», spiega Giovanni Wullschleger, chiropratico luganese. Il quale collabora anche per l’Hockey Club Lugano: « Controlli regolari dei giocatori bianconeri, sottoposti a duri contatti, fanno parte anche di un discorso di prevenzione degl infortuni. Alcuni campioni sono particolarmente attenti nelle loro routine di allenamento e di mantenimento della propria condizione fisica. . In generale è gratificante vedere come sportivi di elite si affidino a noi, dimostrando grande fiducia e creando dei rapporti professionali molto costruttivi, che ci spingono a migliorare sempre di più».

«Non solo hockey, io seguo una squadra di basket e aiuteremo i partecipanti alla lotta bernese – gli fa eco Colombe De Labouchere, chiropratica ginevrina -. Ma, oltre allo sport, è importante far capire come, in una società sempre più sedentaria e attaccata a pc e smartphone, che ci costringono a mantenere per lunghe ore posture innaturali, un lavoro di prevenzione attraverso un chiropratico possa essere determinante per la qualità della vita. Molte persone non sanno che è possibile andare direttamente da un professionista e che è coperto dalle casse malati. E soprattutto che le tecniche sono sempre più evolute, di modo che i trattamenti siano assolutamente sicuri e indolore. È un mondo affascinante, che vorrei davvero invitare i giovani a scoprire!».

In questo articolo: