Mendrisiotto

Intervento oltre i limiti, dieci agenti sotto inchiesta

Il procuratore generale Andrea Pagani ha aperto un incarto nei confronti di alcuni poliziotti delle Comunali di Mendrisio e Chiasso – Il sospetto degli inquirenti è che si sia utilizzata la forza oltre il consentito
© CdT/Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
06.03.2023 16:30

Il sospetto degli inquirenti è che, durante un intervento di polizia avvenuto nelle scorse settimane nel Basso Mendrisiotto, alcuni agenti siano andati «lunghi». Ovvero che l’uso della forza, ad un certo punto, sia andato oltre i limiti di legge.

Ed è per questo motivo che il procuratore generale Andrea Pagani ha deciso di aprire un’inchiesta. Inchiesta che chiama in causa – stando alle informazioni che abbiamo potuto verificare – una decina di agenti di polizia. Si tratterebbe – con gradi di responsabilità differenti – di agenti della Comunale di Mendrisio e di Chiasso. Al vaglio, anche la posizione di un paio di agenti della Polizia cantonale.

Ordine da ristabilire

L’intervento, come detto, è avvenuto alcune settimane or sono. Una chiamata, per le forze dell’ordine, legata a due autori di reato – verosimilmente richiedenti l’asilo – che si erano dati alla fuga. Necessario, dunque, intervenire al fine di ristabilire l’ordine ed evitare che il tutto potesse degenerare.

Gli agenti giunti sul posto, vista la situazione ritenuta delicata, sarebbero quindi stati costretti all’utilizzo della forza. E così è stato: un uso della forza inizialmente giustificato e, stando alle informazioni in nostro possesso, proporzionato. Una volta immobilizzati i richiedenti l’asilo, però, si sarebbe andati oltre. Una di queste persone – che nel frattempo era stata ammanettata – sarebbe stata ulteriormente colpita. Colpi sferrati dagli uomini in divisa. Il condizionale è d’obbligo, così come vale la presunzione d’innocenza nei confronti degli indagati, visto che l’inchiesta del Ministero pubblico è ancora in corso.

Ripresi dalle telecamere

La vicenda, stando alle informazioni che abbiamo potuto raccogliere, non è finita qui. Sembra infatti che l’intervento di polizia sia stato registrato da un sistema di videosorveglianza privato. Immagini che sono state requisite dagli inquirenti e utilizzate quale mezzo di prova. Nastri che sarebbero già stati contestati durante i verbali. Gli agenti delle due polizie comunali sarebbero infatti già stati sentiti e verbalizzati.

Diverso, invece, il discorso per i poliziotti della Cantonale. Non avrebbero avuto un ruolo attivo nei colpi sferrati in maniera ingiustificata ma, piuttosto, inattivo. Potrebbero dunque aver assistito alla scena in maniera passiva. Insomma, potrebbero essere chiamati in causa per non aver denunciato i colleghi. Le posizioni sono, come anticipato, al vaglio degli inquirenti. Tutto lascia pensare che – nel caso i fatti fossero accertati dall’inchiesta coordinata dal procuratore generale Andrea Pagani – nei confronti degli agenti venga promossa l’accusa di abuso d’autorità e lesioni semplici, rispettivamente di favoreggiamento.

Da noi interpellato, visti gli approfondimenti istruttori in pieno corso, il Ministero pubblico ci ha comunicato che non vengono rilasciate informazioni.