Locarno

La Città tratta l’acquisto di Villa Igea e dell’auditorio

Il proprietario dei due edifici dello Spazio Elle che ospitano i Servizi sociali e varie realtà culturali sarebbe intenzionato a presentare una proposta di vendita per inizio 2027 - Marco Pellegrini: «Le discussioni sono in corso e la nostra porta è aperta»
Già da quest’anno le associazioni ospiti pagano parte delle spese accessorie. © CdT/Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
05.12.2025 06:00

Da affittuaria a proprietaria. La Città di Locarno sta seriamente valutando l’acquisto dello Spazio Elle, ovvero di Villa Igea e dell’adiacente auditorium. Quale nuovo capodicastero Logistica, territorio ed ente autonomo acqua, Marco Pellegrini ha infatti introdotto una nuova visione riguardo al patrimonio immobiliare del Comune. Non solo per quel che concerne gli stabili di proprietà della Città - con gli interventi di miglioria come quelli previsti, ad esempio, al Centro di pronto intervento (vedi CdT del 13 novembre) - ma anche quelli che ospitano alcuni servizi dell’amministrazione e per i quali il Comune versa un canone d’affitto ai proprietari privati. Tra questi ultimi vi è, appunto, lo Spazio Elle, nel quale hanno sede i Servizi sociali comunali e numerose realtà associative attive nel tessuto culturale e sociale cittadino: Forum socio-culturale del Locarnese (gestore dello Spazio Elle), CambusaTeatro, Pro Juventute, Alliance française, Amigos de la Lengua española e Anglo-Swiss Club.

Cambio di strategia

«Da qualche tempo, con l’approssimarsi della scadenza del contratto di locazione (sul quale torneremo più avanti, ndr.), stiamo valutando l’acquisto di Villa Igea e dell’auditorium. Le trattative con il proprietario sono avviate. Non siamo però ancora giunti alla sigla di un accordo», spiega Pellegrini al Corriere del Ticino. Da parte sua il proprietario dei due immobili, Lorenzo Lettieri, sta elaborando un progetto per l’edificazione degli spazi liberi nel comparto in cui sorge lo Spazio Elle. La sua intenzione è quella di presentare una proposta di vendita per l’inizio del 2027. «La nostra porta è aperta», sottolinea a tal proposito il municipale titolare dei dicasteri Logistica, territorio ed ente autonomo acqua, confidando che le trattative in corso possano giungere a buon fine.

Spese di 2 milioni in 10 anni

Ma perché acquistare i due immobili che ospitano lo Spazio Elle? Presto detto: negli ultimi dieci anni, tra canoni d’affitto e lavori di miglioria, la Città ha sostenuto spese per 2 due milioni di franchi a fronte di un valore dell’immobile stimato in 3,4 milioni. Invece che continuare a pagare l’affitto per altri dieci, è in sostanza il ragionamento dell’Esecutivo, sarebbe preferibile acquistare i due edifici e gestirli direttamente. In quest’ottica si inserisce l’iscrizione del diritto di prelazione nel nuovo contratto d’affitto che la Città sottopone al Consiglio comunale in vista della conclusione delle trattative per l’acquisto di Villa Igea e dell’auditorium. Contratto d’affitto che scade a fine anno ed il cui rinnovo prevede un adattamento del canone annuale: dagli attuali 140 mila franchi ai 155 mila. Un aumento che la Commissione della gestione ritiene coerente con l’evoluzione del mercato immobiliare e con gli investimenti realizzati dal proprietario. Nel rapporto (relatore Francesco Albi della Sinistra Unita), i commissari concordano anche sulla decisione del Municipio di porre a carico delle associazioni ospitate una parte delle spese accessorie, proporzionata alla superficie occupata. E questo già a partire dall’anno in corso. Si tratta di 33 mila franchi su un totale di circa 51 mila. Da rilevare che le associazioni che occupano lo Spazio Elle non ricevono altri contributi economici diretti dal Comune. Al riguardo delle spese, la Gestione rileva come la Città, nell’ambito della contrattazione con il proprietario, ha fin qui deciso di assumersi diverse spese che normalmente sarebbero a carico del locatore e non dell’inquilino: si tratta delle spese per la manutenzione corrente e per quella straordinaria dell’area verde, dell’assicurazione sugli stabili e di altri costi per riparazioni varie non quantificabili a priori.

Un’eccezione non replicabile

Pur essendo giuridicamente ammissibile, la Gestione ritiene non opportuna questa soluzione «poiché comporta un aggravio finanziario che l’ente pubblico non dovrebbe sostenere in condizioni ordinarie». Tuttavia, valutato il quadro complessivo, l’importanza degli spazi e la necessità di garantire continuità ai servizi e alle attività ospitate «la Commissione accetta questa soluzione come eccezione, senza considerarla un modello da replicare in futuro». Nel rapporto si ribadisce poi l’esigenza, già espressa in passato, che la Città si doti di un regolamento grazie al quale si possa disciplinare in modo organico il finanziamento diretto e indiretto alle associazioni culturali e sportive. Ma non solo: la Commissione ritiene anche opportuno che la Città assuma un ruolo maggiormente di orientamento strategico nei confronti della cosiddetta «cultura indipendente». Lo Spazio Elle «merita sostegno, ma richiede anche un accompagnamento volto a un miglioramento organizzativo». E questo a maggior ragione in vista del prospettato trasferimento delle attività culturali indipendenti nel futuro quartiere dell’ex Macello.