Lugano

La nuova Lanchetta divide: «Soldi buttati», «No, è bella»

Il rinnovo voluto dalla Città non fa l'unanimità tra i primi avventori che stanno scoprendo il parco rimesso a nuovo - Per alcuni è stato fatto tutto male, per altri l'obiettivo è stato invece centrato
©Gabriele Putzu
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
26.06.2025 06:00

«Una nuova spiaggetta sulle sponde del Ceresio». Così la città di Lugano ha voluto (da lunedì) far conoscere al pubblico (con una campagna comunicativa) la nuova Lanchetta. «Scopri come è cambiata», si aggiunge. E in effetti cambiata lo è davvero. Tanto da raccogliere pareri contrastanti, tra chi dice di amarla e chi, al contrario, di odiarla già. Anche se il rinnovo non è ancora terminato del tutto. Perché c’è ancora una parte recintata e inaccessibile, dalla quale spunta un prato. Ed è proprio la mancanza del verde a infastidire di più due anziani, che verso le tre di pomeriggio di ieri, cercavano un po’ di refrigerio, senza però trovarlo. «Era meglio prima», sostiene uno di loro due. «Hanno buttato via i soldi», è il commento del suo compare. «La ghiaia dovrebbero metterla a casa loro - continuano all’unisono - sotto gli ombrelloni fa più caldo che al sole, perché sembrano di lamiera. Vanno bene i biotopi, ma qui si è esagerato. Dov’è l’ombra? Le panchine andavano messe sotto gli alberi».

Forti critiche vanno anche al nuovo parco giochi. «Dove sono le panchine per i genitori? E non si sono resi conto che la segatura quando piove si indurisce e può essere pericolosa?». Non tutti, per la verità, sono così contrari. I cespugli, le piante, la ghiaia, la sabbia, i sassi, i tronchi che sono stati posati al posto degli angoli di prato precedenti per ricucire, secondo gli intenti della Città, lo storico legame di Lugano con l’acqua trovano insomma anche pareri positivi. «Che meraviglia!», si lascia andare una signora di una certa età. «Hanno fatto un giardino per tutti, sfruttando meglio gli spazi». Una ragazza poco più che ventenne sta mangiando un panino con una sua amica sotto uno degli ombrelloni ancorati al terreno come le molte sedie sparse per l’area. «Sembra davvero di essere in spiaggia», sottolinea. «Alla Foce c’è sempre troppa gente, mentre qui si può stare più tranquilli. Sì, mi piace davvero». Anche a un’altra signora che sta passeggiando il rinnovo non dispiace, anche se... anche se «forse rispetto a prima c’è meno ombra - afferma - c’erano più alberi, era più un parco e io su quella panchina non mi siederò mai per paura di scottarmi le gambe». Il riferimento è alla panchina lunga diversi metri messa di spalle alla strada, che in effetti è battuta dal sole cocente. «Perché non le hanno piantato degli alberi attorno?», si chiede la donna, prima di continuare. «A me sembra che sia diventata un po’ una mania quella di continuare a togliere alberi da Lugano». Un uomo in completo si avvicina alla riva. «Non sono di Lugano, ma vorrei trasferirmi qui - spiega - quello che vedo mi piace, hanno voluto fare una cosa un po’ diversa per cercare di attirare la gente». Un ragazzo è seduto su una delle panchine sotto gli ombrelloni. Toglie gli occhiali da sole e specifica: «Mi sono appena trasferito a Lugano. Vengo qui a leggere, perché c’è silenzio al contrario della Foce. A me la nuova Lanchetta piace molto». Di fianco a lui c’è una ragazza al telefono cellulare. «È la seconda volta che ci vengo - chiarisce - io mi trovo bene, anche se penso che per gli anziani era meglio prima, perché le sedie, a differenza delle panchine, possono essere scomode per chi ha una certa età». 

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