Territorio

La parabola discendente dell'iniziativa Ceresio Tour

Dopo soli due anni il progetto che mira a far scoprire i villaggi affacciati sul lago a sud del Ponte Diga tramite delle minicrociere ha subìto una battuta d’arresto perché la Società Navigazione non ha battelli disponibili
L'edizione 2025 non si farà. E l'anno prossimo? © CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
10.06.2025 18:30

«A seguito di valutazioni tecniche e organizzative che hanno reso impossibile la realizzazione del tour del Basso Ceresio nel formato previsto». Firmato: Mendrisiotto Turismo e Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio. Tradotto: non c’è disponibilità di battelli della Società Navigazione Lugano (SNL) per il periodo pianificato dell’iniziativa Ceresio Tour. Nato nel 2023 con l’obiettivo di valorizzare la parte bassa del lago attraverso delle minicrociere per scoprire i villaggi affacciati sul Ceresio, il progetto pare essere già arrivato al capolinea, a meno che in futuro non ci siano «le condizioni per rilanciare l’iniziativa».

Pianificazione naufragata

L’edizione prevista per quest’anno, che sostanzialmente ricalca la pianificazione del 2024 con delle minicrociere in agenda per dieci sabati tra giugno e agosto (con quattro tour giornalieri con partenza alle 10 e rientro alle 24), non si farà. Non ci sono le premesse, nel senso che logisticamente tutta la programmazione messa a punto durante il tavolo di lavoro cui siedono, anche come finanziatori, Bissone, Val Mara, Mendrisio, Riva San Vitale, Brusino Arsizio e Banca Stato, cade se viene a mancare una parte fondamentale dell’iniziativa, ovvero il mezzo di trasporto. Anche se le premesse per una buona riuscita c’erano tutte, partendo ad esempio dalle condizioni agevolate per viaggiare (per i cittadini dei Comuni convenzionati il biglietto costa 5 franchi). «Siamo ancora convinti che Ceresio Tour sia qualcosa di interessante da portare avanti, oltre a far diventare il progetto una buona abitudine, ovvero proporre di vivere il lago a chi soggiorna nel Mendrisiotto e abituare chi abita nella regione a utilizzare il battello come vettore alternativo», commenta la direttrice di Mendrisiotto Turismo, Nadia Fontana Lupi. «Ma se i battelli non possono essere disponibili per gli orari e le date che avevamo pianificato...».

L’iniziativa, dicevamo, mira a connettere le località a sud del ponte diga (raramente la parte bassa del lago è stata considerata nelle rotte classiche di navigazione) e a coinvolgere anche la popolazione locale. Una novità assoluta, per la precisione, che sarebbe dovuta proseguire per i prossimi tre anni come pattuito l’anno scorso durante il tavolo di lavoro, cui fa parte anche la SNL. Società Navigazione che pare avere un po’ le mani legate in questa storia. «La SNL dispone di 10 imbarcazioni con targa federale e ulteriori 3 con targa ticinese che vengono utilizzate per gli eventi speciali – ci spiega il direttore Simone Bianchi –. Queste ultime, per una serie di motivi che facciamo fatica a comprendere, sono state tolte dalla circolazione dagli Uffici cantonali competenti e non possiamo utilizzarle. Quindi, non avendo a disposizione queste imbarcazioni, abbiamo dovuto spostare una serie di eventi speciali (che non avevano orari particolari e per cui abbiamo collaborazioni pluriennali con gli operatori turistici) sulle imbarcazioni federali. Il risultato è che non riusciamo ad accontentare tutti perché non abbiamo mezzi sufficienti a disposizione». Cosa ne sarà dell’edizione 2026? La domanda rimane aperta...

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