L'addio

La Valascia ha le ore contate

La demolizione della "Mitica" dovrebbe iniziare lunedì prossimo, 11 luglio - Ad un mese esatto dalla festa organizzata per i tifosi e i fedelissimi biancoblù
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
07.07.2022 09:58

Il giorno che tutti i tifosi dell’Hockey club Ambrì-Piotta (HCAP) speravano non arrivasse mai è sempre più vicino. Stando a quanto appreso dal CdT, lunedì prossimo, 11 luglio, dovrebbe iniziare la demolizione della Valascia. In giornata è attesa una comunicazione ufficiale da parte dei vertici biancoblù. La “Mitica” ha le ore contate, insomma. Le ruspe entreranno in azione ad un mese dall’addio dei fedelissimi - fra emozioni, lacrime e ritiro dei seggiolini - consumatosi lo scorso 12 giugno. E a più di un anno (era il 5 aprile 2021) dall’ultima partita disputata dagli uomini allenati da Luca Cereda contro il Friburgo. Un match a porte chiuse, purtroppo, a causa della pandemia.

Un passo inevitabile

Che la storica pista inaugurata nel 1959 si trasformi in un cumulo di macerie è inevitabile. È la conditio sine qua non per ricevere i sussidi cantonali e federali per la delocalizzazione della pista che, ricordiamo, si trova in zona valangaria. Dopo gli ultimi aggiornamenti si tratta di circa 12 milioni di franchi. I contributi sono stati erogati quasi tutti. Per ricevere l’ultima tranche bisogna, appunto, radere al suolo l’impianto sostituito dall’11 settembre 2021 dalla moderna Gottardo Arena. Abbattuto lo stadio, ci si concentrerà sulla sistemazione del terreno nel cuore dell’abitato della frazione di Ambrì. Che tornerà agricolo, come alle origini.

Lo spirito della valle

Diciamolo subito: non ci dilungheremo troppo sul famigerato "spirito della Valascia", e della valle in generale. Chi vi è stato e chi vi ha giocato sostiene che è qualcosa di unico. Non in Svizzera. Al mondo. Non sappiamo se sia vero o meno quello che dicono in Leventina (ogni svizzero nel cuore ha due squadre: la sua e l’HCAP), ma di sicuro è vero che della pista di ghiaccio inaugurata il 13 dicembre 1959 (con l’amichevole fra Svizzera ed Italia davanti a 4.000 spettatori) ci si innamora come della donna alla quale abbiamo schioccato il primo timido bacio. L’onore di dare il benvenuto nella nuova casa dei biancoblù spettò al presidente Cherubino Juri e al sindaco di Quinto Remo Croce.

L'amore infinito

Dalla sua fondazione (nel 1937) fino ad allora il sodalizio giostrava sull’area del campo di calcio "Cava" (l’attuale posteggio). L’impianto prima delle partite doveva essere sgomberato dalla neve ed innaffiato a dovere affinché si formasse il ghiaccio. Era delimitato da travi di abete. Si passò poi all’arena odierna, che fino al 1979 era scoperta. In quella stagione si procedette a costruire la cupola e gli spalti, a posare le poltrone in tribuna e a realizzare il ristorante. Moltissimi i campioni che hanno fatto impazzire di gioia il popolo dell’HCAP. In ordine sparso citiamo Dale McCourt, Oleg Petrov, Peter Jaks, Valerij Kamenskij, Dave Gardner, Andy Bathgate, Paul Di Pietro ed Erik Westrum. Proprio lo statunitense in un’intervista rilasciò delle dichiarazioni al miele, che fanno capire l’atmosfera del "tempio" posto a 1.000 metri di altitudine: "È questo lo spirito della valle, trovarsi in tribuna o al bar e creare legami veri. Ecco perché ho sempre amato ed ammirato l’Ambrì". Fra le partite entrate nella leggenda ricordiamo per contro la finale del 1999 contro l’HC Lugano e l’atto conclusivo della Supercoppa europea del 31 agosto 1999 contro i russi del Metallurg Magnitogorsk.

Correlati
Addio alla Valascia: ecco la domanda
Ambrì, in pubblicazione da domani l’incarto per la demolizione della storica pista dell’HCAP - Se non vi saranno opposizioni l’impianto verrà abbattuto in aprile - Si tratta della condizione imprescindibile per ottenere i sussidi cantonali e federali