L’affresco è in gabbia e necessita di cure

L’affresco sul soffitto dell’aula del Gran Consiglio ha bisogno di un restauro. Nelle scorse settimane, dal gigantesco dipinto si sono infatti staccati numerosi calcinacci. Tanto che la seduta del Parlamento, tenutasi regolarmente a inizio settimana, è stata in bilico fino all’ultimo. Traslocare tutti i deputati e i consiglieri di Stato nell’aula magna della Scuola arti e mestieri di Bellinzona è stata una possibilità solo sfiorata: in soccorso è arrivata una grande rete di protezione, che attualmente ricopre l’intera superficie dell’affresco.
Gli anni che passano
«Non è un problema specifico: si tratta del normale processo di invecchiamento di un affresco», ci spiega Giovanni Realini, capo sezione della Logistica. Insomma, non c’è una causa scatenante, come un’infiltrazione di umidità o un problema di staticità al soffitto. L’origine del «male» che attanaglia il dipinto va banalmente ricercata negli anni che passano. «Purtroppo, vista la particolarità dell’oggetto in questione, è difficile prevederne il suo degrado nel tempo», sottolinea ancora Realini. «In generale, non appena notiamo la necessità di un restauro o di un risanamento, reagiamo immediatamente».
Arriverà un esperto
«Salvata» la sessione di Gran Consiglio appena trascorsa, resta da capire cosa succederà all’affresco. La sezione della logistica spiega che, prima di procedere a un intervento, è necessaria un’analisi da parte di un restauratore specializzato. «Bisognerà individuare le parti da ristrutturare e risanare, in modo da permetterne la corretta conservazione dell’affresco e garantirne la miglior conservazione possibile», aggiunge Realini. «Le tempistiche dell’intervento potranno essere determinate solo dopo questo primo approfondimento». Il prossimo appuntamento parlamentare non dovrebbe però correre rischi. «I lavori necessari potranno essere coordinati con una certa elasticità, così da tenere conto del piano di occupazione della sala del Gran Consiglio». Ancora non è possibile parlare di costi: un preventivo verrà stilato una volta concluse le analisi di risanamento.
L’allegoria
L’affresco neobarocco è stato eseguito dal pittore di Caslano Adelchi Maina (1876-1938). Concluso nel 1899, raffigura l’allegoria della giovane Repubblica, con il motto della Confederazione «Tutti per uno, uno per tutti».