Le attività (quasi) infinite che può accogliere il Palapenz
Le sue mura hanno ospitato grandi concerti. Forse non tutti lo sanno, ma dal Palapenz sono transitati artisti del calibro di Vasco Rossi, dei Rockets e dei Modena City Ramblers. E chissà che in futuro altri nomi noti possano tornare ad esibirsi nella struttura chiassese. Sì perché il Palapenz 2.0, totalmente rinnovato da un restauro, è pronto a vivere la sua nuova vita. E ad accogliere sportivi, artisti e chi più ne ha più ne metta.
Sull’elenco delle attività che faranno vivere il Palapenz per almeno altri 40 anni ci sono anche i concerti. Lo ha spiegato in conferenza stampa il capodicastero Sport e tempo libero Davide Lurati, dopo aver ricordato quella serata con Vasco, a cui partecipò anche lui. «Stiamo lavorando a un modello di concerti per il Palapenz, ci piacerebbe poterne organizzare regolarmente (a partire dalla prossima primavera), accogliendo circa 3.000 persone ogni volta».
Due anni di lavori
I concerti sono, come scritto, solo una fetta della grande torta rappresentata dalle attività accolte dal Palapenz. «È nato nel 1983 come un unicum per il Distretto perché capace di ospitare dallo sport, all’arte, alle fiere, allo svago – ha aggiunto Lurati – e 40 anni dopo è ancora un unicum, perché nel Mendrisiotto non c’è una struttura paragonabile. Rimane un punto di riferimento».
Il municipale ha anche ricordato come, nel corso degli anni, la struttura abbia iniziato a mostrare gli acciacchi del tempo e a un certo punto sia stato necessario intervenire con un restauro. Un restauro che è durato circa due anni ed è costato 5,5 milioni di franchi. «Abbiamo rispettato i costi e terminato un po’ prima del previsto, sono molto fiero», ha ammesso il direttore dell’Ufficio tecnico comunale Rudy Cereghetti prima di riassumere i numerosi interventi portati a termine. Dal consolidamento strutturale, al risanamento delle facciate, al rinnovo della pavimentazione ai nuovi concetti antincendio e di sicurezza.
Una festa per tutti
Il Palapenz ha da decenni un fondamentale ruolo sociale. Come luogo aggregativo riconosciuto e apprezzato, il suo rinnovo sarà quindi celebrato con la gente del Basso Mendrisiotto. Accadrà sabato 19 ottobre quando sarà organizzata una festa. Inizierà alle 18.30 con una parte ufficiale, proseguirà con una cena offerta e sfocerà poi nel ritorno del party Palamania back to the future, che mancava dal 2019. «La musica sarà affidata come sempre allo storico dj delle feste al Pala Ricky dj», ha sottolineato l’organizzatore Athos Cereghetti.
Un momento molto atteso della giornata è quello dell’inaugurazione dell’opera che l’artista Gianni Realini ha donato al Comune. Si chiama «Esodo», è un quadro di circa 7 metri per 2 che raffigura anche l’attualità: «Ho voluto rappresentare delle figure che cercano una soluzione, una via di scampo alla tragicità di un momento», ha spiegato Realini. «Abbiamo deciso di collocare qui l’opera perché la sensibilità di Gianni Realini sa scuotere l’animo dei giovani ed è inconsueto», ha aggiunto la responsabile del Centro Culturale Chiasso Nicoletta Ossanna Cavadini.