Mendrisio

Le tre sfide: demografia, territorio e finanze

Dopo la dichiarazione di fedeltà, per i municipali eletti è già tempo di mettersi al lavoro – Prima l’attribuzione dei dicasteri, poi lo sviluppo di quanto contenuto nel documento «Strategie Mendrisio 2035» – Nessuna aggregazione in vista, «sì» alle collaborazioni regionali
Da sinistra, Massimo Cerutti, Francesca Luisoni, Samel Maffi, Samuele Cavadini (sindaco), Daniele Caverzasio, Nora Jardini Croci Torti e Paolo Danielli. © Ti-Press / Pablo Gianinazzi
Stefano Lippmann
19.04.2024 19:30

Nemmeno il tempo di far asciugare l’inchiostro utilizzato per firmare la dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle leggi ed è già ora di (ri)mettersi al lavoro. A Mendrisio, infatti, oggi i municipali eletti e rieletti sono, di fatto, entrati nella nuova legislatura. Un quadriennio che, a livello di progettualità e di temi da affrontare, seguirà il solco già tracciato dal documento politico «Strategie Mendrisio 2035». A guidare l’Esecutivo – come sancito dalla popolazione alle urne – ci sarà ancora Samuele Cavadini. Al sindaco abbiamo chiesto quali siano i grandi temi che il Municipio – e di riflesso tutta l’amministrazione cittadina e il Consiglio comunale – affronteranno da qui al 2028. Cavadini, innanzitutto, ricorda tre macrotemi o macrosfide: «La prima è demografica – ci racconta –. Dovremo dare risposte a una popolazione che invecchia tenendo presente che, allo stesso tempo, il tasso di natalità è basso». V’è poi la questione «territoriale» ed, infine, quella relativa «alle finanze». Tre macrotemi, come detto, che trovano – in città – sviluppi puntuali: ovvero gli obiettivi di legislatura.

«Lo scorso triennio – ricorda il sindaco – ci siamo dotati di diversi strumenti strategici, uno su tutti – il già citato – ‘Strategie Mendrisio 2035’». Da questo contenitore, se così vogliamo definirlo, si sviluppano gli obiettivi «che verranno definiti dal Municipio». Cavadini, ad ogni modo, un’idea se l’è già fatta: «A mio modo di vedere dovremo concretizzare diverse opere pubbliche, considerando anche quelle in parte già votate dal Consiglio comunale e quindi, di fatto, decise». Altro aspetto riguarda «la riforma dell’amministrazione; deve continuare a definirsi e in essa è contenuta anche la strategia ‘Smartcity’ che mira ad avere un’attenzione maggiore verso l’utenza e accrescere l’efficienza dei processi interni e esterni». Non va dimenticato, in tal senso, anche quello che viene chiamato marketing territoriale: in sostanza – evidenzia Cavadini – «si tratta di mettere in atto un piano, affinare una strategia, per attirare in città nuovi cittadini e nuove aziende». Aspetto tutt’altro che secondario, infine, concerne il territorio. «Dopo l’approvazione del Piano direttore comunale, ci sono ancora molti dossier legati alla pianificazione che devono essere da un lato presentati e dall’altro conclusi». Un esempio? Il Comparto stazione. Ma, nel lungo elenco, vi sono anche «le diverse opere pubbliche progettate in tutti i quartieri di Mendrisio».

E poi, cambiando argomento, si dovrà «lavorare sulla creazione di un ente autonomo per le Aziende Industriali di Mendrisio» e, non da meno, «dar seguito all’impegno, peraltro già impostato, sulla conciliabilità famiglia-lavoro». Infine, l’importante «dossier anziani».

Aggregazione? No, ma...

Se nel sud del Distretto uno dei temi cardine sarà quello dell’aggregazione – lo ha ribadito il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni, oggi dalle nostre colonne – a Mendrisio la questione assume tutt’altri colori. «La questione aggregazione per noi non è un tavolo aperto» spiega il sindaco. C’è, però, un «ma»: «Dovremo ad ogni modo continuare il lavoro intrapreso con le collaborazioni regionali». Il riferimento è ad esempio all’Ente regionale dello sport, oppure a quello dei musei.

Questione dicasteri

E poi, infine, c’è il capitolo dicasteri. Un passo necessario, la loro attribuzione, che si presenta sempre dopo la tornata elettorale. Alcuni membri dell’Esecutivo, in realtà, hanno già fatto intendere quale settore possa essere di loro gradimento. Il discorso verrà intavolato martedì prossimo durante la prima riunione del nuovo Municipio. Quel che è certo, vista anche la recente riorganizzazione dei dicasteri, è che al sindaco spetterà quello delle Istituzioni e risorse (che comprende anche le finanze). La neoeletta Nora Jardini Croci Torti (l’AlternativA) a mezzo stampa ha dichiarato che vorrebbe occuparsi di Socialità e Pari opportunità. Un dicastero, però, che comprende anche la delicata questione ECAM, l’Ente Case anziani del Mendrisiotto. Infine, Massimo Cerutti: esonerato in corso di legislatura dalla conduzione delle AIM. Vorrà ancora occuparsene?

In questo articolo: