L'intuizione vincente che ha fatto nascere una città (della volpe)

Maturità, responsabilità, ambizione, con quell’immancabile pizzico di sfrontatezza che caratterizza la gioventù. I 30 anni rappresentano tutto ciò, nella vita come negli affari. E il FoxTown non fa eccezione alla regola. Il centro shopping mendrisiense – «Il primo outlet del sud Europa», ha ricordato il suo patron Silvio Tarchini – ha tagliato il simbolico traguardo dei 30 anni. Era infatti il 4 novembre 1995 quando vennero inaugurati i primi negozi del centro. Erano 50 e occupavano una superficie di 10.000 metri quadri circa, «oggi sono 160, per un’area di vendita di 37.000 metri quadri, qualche spazio è ancora da affittare ma nei prossimi mesi completeremo il progetto», ha aggiunto Tarchini durante la conferenza stampa organizzata nella nuova ala della struttura.
Dietro il progetto, e il successo della Città della volpe, c’è un’idea, «un’intuizione che ho avuto 30 anni fa, quando mi sono buttato in questa avventura, cioè l’idea di aprire un outlet, che si è rivelata sicuramente vincente vedendo ora cosa è diventato FoxTown». Un fattore chiave del successo? «Location, location, location», sentenzia Tarchini citando la vicinanza con l’Italia, la presenza di turisti e la posizione su un asse di transito. Alcuni numeri che avvalorano l’imprescindibilità della location? «63 milioni di visitatori in 30 anni provenienti da 156 Paesi, grazie anche a promozioni lontane dal Ticino, dall’Asia alla Russia». Perché in tre decenni, è stato spiegato, il FoxTown ha saputo crescere diventando non solo una destinazione di shopping, non per niente accoglie anche un casinò, 9 tra bar e ristoranti e un museo multisensoriale: «Negli anni abbiamo costruito un dialogo costante col territorio, per noi è importante portare qui clienti che poi visitino anche la regione, affinché poi magari tornino ancora in Ticino e perché no, anche al FoxTown».
Progetti e sostenibilità
L’evoluzione del centro shopping nel corso degli ultimi 30 anni ha anche il volto della sostenibilità. Un tema che sta molto a cuore al patron e a tutta la famiglia Tarchini. Sui tetti della Città della volpe si trovano quasi 5.600 pannelli fotovoltaici che producono oltre il 50% dell’energia di cui ha bisogno il centro. A questo impianto si affianca un impianto di teleriscaldamento a cippato che riscalda oltre 71.000 metri quadri. «Idue impianti evitano ogni anno l’emissione di circa 1.500.000 kg di CO2».
Parlando di sostenibilità, in arrivo c’è anche una novità: una grande batteria di accumulo BESS (Battery Energy Storage System) da 5 MW. Il sistema consentirà di immagazzinare l’energia prodotta nei momenti di surplus e di restituirla quando la domanda cresce, contribuendo così alla regolazione e al bilanciamento della rete. «Una prima in Svizzera», ha sottolineato Tarchini.
Compleanno da condividere
Ma torniamo al compleanno, perché come ogni traguardo importante che si rispetti sarà celebrato a dovere. Novembre sarà quindi un mese di festeggiamenti. Si inizierà questo fine settimana (dal 7 al 9 novembre) con un weekend «di spettacoli e pieno di energia», ha spiegato Valentina Turati: spettacoli con gli artisti della Compagnia Finzi Pasca, dirette di Radio3i, giocolieri, promozioni speciali e molto altro. Il 15 e 16 novembre saranno consacrati al benessere e al lifestyle con degustazioni di vini, corsi di decluttering, make-up, skin care e altro. Il fine settimana successivo, quello del 22-23 novembre, sarà dedicato ai partner della regione, grandi protagonisti saranno cultura, turismo, enogastronomia e attività per bambini. L’ultimo weekend del mese sarà invece targato Black Friday, e per un outlet non poteva essere altrimenti. Ma sarà anche l’occasione per ammirare performance dal vivo della Pop Music School e «guardare la radio» grazie ad un altra diretta con Radio3i.
Un successo anche di famiglia
Quella del FoxTown è anche una storia di famiglia. Quella della famiglia Tarchini. Al fianco di Silvio ci sono le figlie Alessandra, Nadia e Giorgia, ma c’è anche la nipote Arianna (attiva nel team marketing), non ha nascosto – come non ha nascosto l’orgoglio – il patron Silvio Tarchini. «Far parte di questa azienda significa assumere la responsabilità di una storia di grande valore e guardare al futuro con nuove idee», ha detto Arianna Marra.
