Lo sport fa un tuffo nel futuro
Detto del consuntivo cittadino (che presenta un avanzo di 6,9 milioni di franchi), all’ombra dei castelli suscitano interesse anche i conti degli enti autonomi di diritto comunale. Ebbene, su cinque sono tre quelli che nella Turrita hanno chiuso il 2022 con un risultato positivo. Il più consistente è quello dell’Azienda multiservizi. Poco più di 1,5 milioni, un importo in pratica interamente riversato alla Città. Anche l’ente Teatro manda agli archivi gli ultimi dodici mesi con il segno «+» davanti (nello specifico di 2.337 franchi: il via libera del Legislativo è giunto nelle scorse settimane). Lo stesso discorso vale per Bellinzona Sport (12.000 franchi). Un risultato reso possibile, da un lato, dal costante contenimento dei costi e, dall’altro, dalla meteo favorevole che ha aumentato le entrate al Bagno pubblico del 40%, pari ad oltre 91.000. Una cifra record che non si registrava da un ventennio. In crescita pure le entrate alla piscina coperta.
Utilizzo gratis: «Un principio»
Nel corso del 2022 «si è pure affrontato il progetto di sviluppo strategico della Bellinzona sportiva, quasi ultimato, che permetterà a questa splendida realtà, oltre a completare l’offerta a favore delle società sportive locali, di profilarsi anche al di fuori dei confini regionali». Nella Turrita si punta molto, in prospettiva, sullo sport anche quale attrattore turistico. Ecco perché - in collaborazione con la SUPSI, il competente ufficio cantonale e l’OTR - si sta elaborando un progetto di sviluppo strategico. In primo luogo si mira a creare un comparto ben definito (quello attorno allo stadio Comunale, per intenderci) destinato alla pratica delle varie discipline.
A questo proposito si segnala che vi è «la consapevolezza da parte delle società sportive che la messa a disposizione gratuita delle infrastrutture sportive non è un fattore scontato. La direzione di Bellinzona Sport è dell’opinione che la garanzia della gratuità dell’utilizzo delle infrastrutture sportive debba essere una condizione di base, ma questa può essere garantita unicamente con uno sforzo da parte di tutte le parti in causa». Ogni anno le infrastrutture della capitale accolgono in media 7.400 utenti. Cittadini, certo, ma anche club ed atleti che arrivano dall’estero per dei campi di allenamento o degli stages di alcune settimane; pensiamo, in particolare, all’atletica o all’hockey.
Bus navetta a rilento
Nelle cifre rosse, per contro, l’ente Carasc, che si occupa di valorizzare il territorio della sponda destra della montagna. È la prima volta da quando è stato costituito che chiude con un deficit; e ciò in virtù di fattori contingenti e non strutturali, in primis il coronavirus. Fra i ricavi si segnala il dimezzamento quasi delle entrate assicurate dal bus navetta, scese da 93.300 a 49.700, a fronte di 7.000 trasporti rispetto agli 11.000 (cifra record) dei dodici mesi precedenti. Si rendono pertanto inevitabili delle riflessioni sull’offerta. «La perdita registrata nel corrente esercizio non rappresenta comunque un grosso problema per quanto riguarda le finanze dello stesso ente che presenta ancora un capitale proprio, accumulato negli esercizi precedenti, piuttosto sostanzioso» che ammonta a circa 148.000 franchi.
La funivia nel corso del 2022 ha trasportato 45.046 utenti, -7.098 in confronto al 2021: «Anno che però non può essere considerato come ordinario in quanto gli aspetti legati alla pandemia hanno influito in modo significativo sulle presenze degli utenti indigeni, che ricordiamo non avevano possibilità di passare le loro ferie all’estero». Un dato interessante, prosegue l’Esecutivo, riguarda pure i passaggi relativi agli abbonati che si attestano a 8.087, in leggera crescita, mentre quelli riferiti ai turisti che hanno fatto capo alla teleferica sono stati 36.959 (-20%).
Arriva anche il capitale
Due parole, in conclusione, le spendiamo su Bellinzona Musei (disavanzo di 918 franchi). Attualmente l’ente non dispone, a differenza degli altri quattro, di un capitale di dotazione. Al momento della sua costituzione non era infatti stato previsto. Il capitale di dotazione di un ente autonomo è un elemento essenziale dello stesso che gli permette di operare con una certa «autonomia» e di far fronte ad eventuali disavanzi d’esercizio contenuti, spiega il consesso. La richiesta del Municipio al Legislativo è dunque quella di concedere un importo di 100.000 franchi.
Compiti precisi
La meteo finora non ha certamente aiutato, tuttavia si spera quantomeno di eguagliare l’eccellente stagione scorsa. Il Bagno pubblico di Bellinzona ha (ri)aperto i battenti lo scorso 13 maggio. Con l’entrata in carica del nuovo responsabile Alessandro Stampanoni si punta ancora maggiormente sull’accoglienza e sulla sicurezza dell’utenza, gettando altresì «le basi per promuovere ulteriormente questa bellissima realtà che si trova nel cuore del campus sportivo», sottolinea il Municipio cittadino.