Alta Vallemaggia

Messi sotto torchio per presunti reati

La Magistratura ha confermato l'indiscrezione della Regione, spiegando che l'azione era finalizzata a «verificare l’esistenza di presupposti di reato»
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Online
07.06.2023 00:01

Una serie di interrogatori ieri a Cevio e nella Val Lavizzara sono stati effettuati dalla Polizia cantonale su ordine della Magistratura. Lo anticipa LaRegione online che riferisce di almeno sei persone interrogate tra Cevio e la valle laterale. La Magistratura, interpellata dal quotidiano, si limita a confermare la notizia degli interrogatori e che si è trattata di «un’azione finalizzata a verificare l’esistenza di presupposti di reato». Presupposti di reato probabilmente collegati al contesto patrimoniale, evidenzia sempre la Regione. Secondo nostre informazioni, le persone coinvolte sarebbero state interrogate, con il sequestro di alcuni documenti, ma non sottoposte a misure coercitive. Il legame fra le diverse persone coinvolte dall’indagine, si sottolinea nell’articolo, sarebbe da ricercare nell’ambito di diverse fondazioni e associazioni che si occupano di promozione territoriale in Alta Vallemaggia. In particolare, sarebbe emerso che le due persone sentite a Cevio siano entrambe attive in diversi enti e associazioni che hanno come finalità la valorizzazione e lo sviluppo socio-economico della regione. Un’attività, naturalmente, condotta soprattutto attraverso la raccolta fondi per finanziare progetti di valorizzazione o recupero del territorio.

Sentiti i familiari

Secondo le informazioni da noi raccolte, sarebbero stati sentiti al proprio domicilio anche i familiari di uno dei due uomini interrogati a Cevio e il loro eventuale coinvolgimento sarebbe collegato allo svolgimento di alcune mansioni amministrative all’interno di uno o più enti che si occupano della promozione territoriale.