Non parlate di flessione: per Il Centro è una conferma

Per Pasqua quest’anno i partiti ticinesi si sono concessi una scorpacciata... di bilanci. Freschi di elezioni del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio per la legislatura 2023-2027, per i gruppi politici è arrivato il momento delle riflessioni post voto. Qualche giorno fa vi abbiamo proposto l’analisi della sezione PLR di Mendrisio (vedi CdT dell’8 aprile), oggi ci concentriamo su Il Centro (ex PPD), ma a livello distrettuale. Il partito si presentava a questa tornata elettorale con due grosse incognite legate al cambio di nome e alla non ricandidatura di Luca Pagani dopo 16 anni a Bellinzona.
Iniziamo la nostra analisi dai numeri. In Ticino Il Centro ha ottenuto il 17,46% dei voti di lista (e il 13,50% delle schede). Quattro anni fa queste percentuali erano state del 17,63% e del 14,23%. Il segno quindi è il meno, ma il risultato è sostanzialmente un pareggio. Alla presidentessa della sezione distrettuale de Il Centro Valentina Rossi abbiamo quindi chiesto per prima cosa se è è più la soddisfazione per aver tenuto le posizioni (Il Centro è il partito «storico» che ha perso meno) o la delusione per la leggera flessione. «Siamo più soddisfatti – sottolinea senza tentennamenti –, perché abbiamo tenuto bene sia a livello cantonale, sia a livello di Mendrisiotto. Qui con i voti di lista in alcuni Comuni abbiamo addirittura registrato un segno più. Ma possiamo dire di essere soddisfatti per i risultati in tutti i Comuni, abbiamo sempre mantenuto le posizioni». La nostra interlocutrice si sofferma poi sul terzetto di deputati momò eletti in Gran Consiglio, composto dai confermati Giorgio Fonio e Maurizio Agustoni e dal neo eletto Gianluca Padlina: «La non ricandidatura di Luca Pagani ha contribuito a far diventare interessante la campagna elettorale. Abbiamo avuto 19 candidati dal distretto che hanno tirato il gruppo e portato voti al partito che si presentava con il nuovo nome. Una scelta quest’ultima che si è confermata vincente». Conferme sono arrivate anche in altri ambiti: «Fonio e Agustoni, che erano anche candidati per il Consiglio di Stato, si sono dimostrati due ottime locomotive che hanno trainato gli altri candidati. Hanno fatto entrambi ottime elezioni, Fonio è stato il più votato di tutti, sapevamo che era apprezzato ma questa è un’ulteriore conferma. Agustoni è stato il terzo più votato del partito e il più votato all’interno del partito stesso, prove queste che dimostrano che il suo lavoro come capogruppo in Gran Consiglio è stato apprezzato, così come le doti di approfondimento mostrate in campagna».
"Regione con problemi complessi"
Come scritto, a completare il trio sarà Gianluca Padlina, primo subentrante nella legislatura appena archiviata. Debutterà come granconsigliere, ma in politica può già essere considerato un navigato. Una reazione l’abbiamo chiesta al diretto interessato: «Sono molto soddisfatto sia del mio risultato personale, sia di quello del partito – esordisce –, ma devo complimentarmi con tutti i candidati della nostra lista, in particolare del Mendrisiotto. È stata una compagine molto affiatata che ha raccolto giustamente ciò che meritava». Spostando lo sguardo sul terzetto di deputati momò, «ci conosciamo da molti anni e di fatto collaboriamo da tempo, non vedo alcuna difficoltà a lavorare insieme. Continueremo quindi a fare quanto fatto finora, cioè squadra nell’interesse del Mendrisiotto. L’auspicio è anzi di fare ancora più squadra, anche con i deputati momò degli altri partiti perché la nostra regione è confrontata con problematiche e sfide molto complesse e sarà importante portare i temi caldi a Bellinzona».
Parlando ancora di temi, le priorità de Il Centro in questa legislatura rispecchiano i temi che hanno contraddistinto la campagna elettorale: «Mobilità, pianificazione territoriale, condizioni quadro per aziende e lavoratori», riassume Rossi per citare tre argomenti. Ma anche «il dossier del comparto studi di Mendrisio – le fa eco Padlina -, con il progetto del nuovo liceo ma anche le infrastrutture sportive. Il disegno della piscina coperta al liceo è una delle prime cose che cercherò di sbloccare».
Sguardo al futuro
Le Comunali 2024 sono più vicine di quanto possa sembrare. «Il tema sarà affrontato prestissimo – ammette Rossi –, prima a livello di sezioni singole. Però sappiamo già che non bisogna mai mollare quindi l’ambizione non mancherà». Interessante sembra in particolare essere lo scenario mendrisiense, con Il Centro che potrebbe tentare di riconquistare il terzo seggio perso a scapito del PLR.