Nuova pensilina alla stazione di Locarno, referendum riuscito

Il referendum contro il cosiddetto «nodo intermodale» (una nuova pensilina e un nuovo percorso per gli autobus) alla stazione di Locarno si farà. La Cancelleria dello Stato ha reso noto che la domanda di referendum promossa dal comitato «Salva viale Cattori» è ufficialmente riuscita. Le firme dichiarate valide sono 9.779 (ne bastavano 7.000).
Il comitato parla di «un progetto costoso, capace solo di creare uno scempio urbanistico e ciò senza essere in grado di minimamente risolvere le principali problematiche legate alla mobilità nell’area della stazione». E invita già sin d’ora la popolazione a voler confermare questa «ferma opposizione» alla variante di base anche al momento in cui la domanda di referendum prenderà forma con la convocazione alle urne di tutte le persone aventi diritto di voto in Ticino per esprimersi sul tema.

La domanda di referendum, ricordiamo, è stata promossa contro la decisione del Gran Consiglio di approvare, lo scorso 17 settembre, un credito netto di 7.110.000 franchi e l’autorizzazione alla spesa di 16.630.000 franchi per la riorganizzazione del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto. Il comitato «Salva viale Cattori» ha lanciato la domanda di referendum ritenendo che il progetto della variante di base imposto dalla politica cantonale, con l’accettazione da parte del Parlamento dei quasi 17 milioni di franchi, sia altamente pregiudizievole e deturpante per l’intero quartiere che si estende dal Debarcadero di Locarno a viale Cattori (un tratto di valenza socio-turistica e commerciale dove passerebbero oltre 250 bus al giorno, uno ogni 2/3 minuti, alcuni lunghi 18 metri, diretti alla prevista pensilina della stazione). «Questo progetto comporterebbe lo spreco di quasi 17 milioni di franchi prelevati dalle tasche dei contribuenti ticinesi per realizzare un intervento che non risolverebbe minimamente le problematiche della viabilità nella zona della stazione. Anzi, le previste semaforizzazioni, la mancanza della costruzione di un sottopasso pedonale fra i due versanti di via Stazione e il via-vai dei bus non farebbero che rendere ancora più caotica la situazione, creando anche maggior insicurezza soprattutto per i pedoni e la mobilità lenta. Senza dimenticare inoltre che le modifiche viarie previste andrebbero a penalizzare anche altre zone sensibili del Comune di Muralto come l’area della Collegiata, delle scuole e asilo, del Centro civico e del Lungolago».