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Paolo Giordano alla Biblioteca cantonale di Lugano

Venerdì 18 novembre nuovo appuntamento del ciclo «Il futuro digitale prossimo e venturo», tra scienza, letteratura, intelligenza artificiale, scrittura e società
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Red. Online
17.11.2022 12:11

«Contare i giorni. Acquistare un cuore saggio. Non permettere che tutta questa sofferenza trascorra invano». Con queste parole Paolo Giordano conclude il suo libro Nel contagio (Torino, Einaudi, 2020), una potente riflessione che segue lo scoppio della pandemia da Covid-19 nei primi mesi del 2020. Lo scrittore (e fisico), vincitore a soli 26 anni del Premio Strega nel 2008 per il suo romanzo di esordio La solitudine dei numeri primi (Milano, Mondadori) e oggi in libreria con la sua ultima opera Tasmania (Torino, Einaudi), lancia un appello a riscoprire il valore del nostro tempo e a interrogarci sul passato che abbiamo trascorso e sul futuro che vorremmo ottenere.

Una riflessione che, nel caso di Giordano, ha contribuito alla realizzazione di due borse di studio presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste finanziate con i proventi dei diritti d’autore de Il Contagio, dedicate rispettivamente allo studio dell’intelligenza artificiale e dell'analisi dei dati applicati all'epidemiologia, e alla realizzazione di un’indagine di data journalism sull'epidemia di Covid-19 in Italia. Un tentativo di riallacciare i legami tra scienza e società, che, come la pandemia ha dimostrato, sono stati troppo a lungo trascurati. Ricordiamo che lo scorso 15 ottobre, durante le ventiseiesima edizione del Möbius all’USI di Lugano, a Paolo Giordano, in collegamento da Parigi, è stato consegnato virtualmente il nuovo Grand Prix Möbius per l’intelligenza artificiale al servizio della società, assegnato da una Giuria composta da Luca De Biase (giornalista de il Sole 24 Ore), Luca Gambardella (Prorettore USI), Andrea Rizzoli (Direttore dell’Istituto Dalle Molle USI-SUPSI) e Marco Zaffalon (Direttore Scientifico dell’Istituto Dalle Molle USI-SUPSI).

Venerdì 18 novembre alle ore 18.00 presso la Biblioteca cantonale di Lugano si parlerà di legami fra scienza e società nel corso del ventesimo incontro del ciclo di conferenze «Il futuro digitale prossimo e venturo», promosso dalla Fondazione Möbius Lugano, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Ticinese (SBT), Coscienza Svizzera e il Centro di Risorse Didattiche e Digitali (CERDD).

Quanto siamo consapevoli dell’effetto che nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale hanno e avranno sulla nostra vita? E quanto siamo preparati a comprenderne i meccanismi e i mutamenti? Per essere veramente padroni delle nostre scelte dobbiamo essere in grado di leggere i sistemi che le influenzano. Alla ricerca di risposte, con Paolo Giordano discuteranno di scienza, di intelligenza artificiale e nuovi mondi desiderabili, di letteratura, scrittura e società: Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius e membro del comitato di Coscienza Svizzera; Andrea Rizzoli, direttore dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale USI-SUPSI e Stefano Vassere, direttore delle Biblioteche cantonali.

In occasione dell’incontro, Andrea Rizzoli consegnerà fisicamente a Paolo Giordano il Grand Prix Möbius 2022 per l’intelligenza artificiale al servizio della società.

Informazioni, aggiornamenti e approfondimenti su www.moebiuslugano.ch.