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Per Chiesa un gioco da Regazzi

Alle 14.19 si è concluso (senza sorprese) lo scrutinio dell'elezione di ballottaggio al Consiglio degli Stati – Alla Camera alta vanno i candidati di UDC e il Centro – Giorgio Fonio prende il treno per la Camera bassa – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Per Chiesa un gioco da Regazzi
Red. Online
19.11.2023 12:00
17:23
17:23
Giornata no per l'UDC, Chiesa salva la baracca

Vincitrice delle elezioni un mese fa, l'UDC ha vissuto una giornata storta oggi in occasione dei ballottaggi per il Consiglio degli Stati negli ultimi cinque cantoni rimasti. Solo il presidente del partito, il ticinese Marco Chiesa, è riuscito a farsi eleggere. Può invece esultare il Centro, che ha guadagnato due seggi.

È ora nota la composizione definitiva della Camera dei Cantoni per la prossima legislatura, che vedrà proprio gli ex PPD in superiorità numerica con 15 seggi, davanti a PLR (11, -1), PS (9), UDC (6) e Verdi (3, -2). Entrano agli Stati con un loro rappresentante anche Verdi liberali e Mouvement Citoyens Genevois (MCG), mentre deve salutare Berna l'indipendente sciaffusano Thomas Minder.

Come detto, l'unica nota lieta odierna per i democentristi arriva dal Ticino, dove l'uscente Chiesa è stato brillantemente riconfermato con il bottino di 40'549 voti. A fargli compagnia ci sarà il consigliere nazionale Fabio Regazzi (31.962) che, battendo la concorrenza di Alex Farinelli (PLR), Greta Gysin (Verdi) e Amalia Mirante (Avanti con Ticino e Lavoro), permette al Centro di recuperare la poltrona persa quattro anni fa sul filo di lana da Filippo Lombardi contro la socialista Marina Carobbio.

Negli altri cantoni invece nulla è andato per il verso giusto per l'UDC, a cominciare da Argovia, dove Benjamin Giezendanner è stato battuto dalla sua fin qui collega alla Camera del popolo Marianne Binder-Keller e non è riuscito a difendere il seggio lasciato vacante da Hansjörg Knecht, il quale non si è ripresentato. La 65.enne ha così regalato al Centro il secondo colpaccio di giornata, mentre il 41enne - staccato di 5000 voti - ha purtroppo per lui imitato il padre Ulrich, a cui l'elezione agli Stati era andata indigesta nel 2011.

L'urlo di gioia è rimasto strozzato in gola ai democentristi anche in quel di Zurigo, cantone in cui, dopo il primo turno, il consigliere nazionale Gregor Rutz partiva davanti all'altra deputata a Berna, Tiana Angelina Moser (Verdi liberali). Sin da mezzogiorno è tuttavia apparso chiaro come il vento fosse cambiato, con la 44.enne che alla fine si è imposta per circa 47.000 voti. Mazzata indiretta anche per il PLR, che dal 1983 ha avuto ininterrottamente un rappresentante agli Stati (l'ultimo dei quali Ruedi Noser che ha deciso di non ripresentarsi), e che aveva scelto di ritirare la sua candidata Regine Sauter per appoggiare l'UDC e tentare di salvare la poltrona del campo borghese.

A Soletta, il primo partito svizzero ha poi fallito l'assalto al seggio del PS lasciato libero dal «senatore» Roberto Zanetti. In una sfida pure qui fra consiglieri nazionali, Christian Imark (35.904 voti) è in effetti stato sconfitto da Franziska Roth (43.668). La socialista sarà la prima donna agli Stati per il suo cantone.

Infine, a Sciaffusa, l'UDC ha perso per strada un membro del suo gruppo parlamentare, ovvero il già citato indipendente Thomas Minder, «senatore» dal 2011. L'imprenditore, all'origine dell'iniziativa «contro le retribuzioni abusive», è rimasto indietro di più di 2000 schede rispetto a Simon Stocker, ex municipale socialista del capoluogo cantonale. Per il PS sciaffusano è un ritorno agli Stati dopo 32 anni.

16:36
16:36
Un vittorioso Chiesa tra gli elettori

Eletto con 40.549 voti, Marco Chiesa si concede a brindisi e selfie con gli elettori.

16:27
16:27
Marco Chiesa è arrivato in Ticino

L'eletto Marco Chiesa (UDC), che aveva atteso i risultati a Lenzerheide, poco prima delle 16.30 ha raggiunto il bar Ul Nin da San Sir a Viganello per festeggiare insieme al partito e agli elettori.

16:16
16:16
Piero Marchesi accolto da sorrisi e strette di mano

Ul Nin da San Sir a Viganello si sta affollando in attesa dell’arrivo di Marco Chiesa, previsto attorno alle 16.30. Accolto da sorrisi e strette di mano ha intanto fatto il suo ingresso Piero Marchesi, presidente della sezione cantonale. «La rielezione di Chiesa è una bella riconferma per il partito e anche per l’intera area di destra ticinese. E credo anche per quel Ticino che a Berna vuole qualcuno che affronti i problemi e lo faccia senza usare il politicamente corretto», spiega il consigliere nazionale UDC.

«Fa anche piacere che abbiano deciso di affiancargli una persona di centro-destra», ha aggiunto Marchesi.

© CdT/Luca Faranda
© CdT/Luca Faranda
15:35
15:35
A Viganello c'è attesa per l'arrivo di Marco Chiesa

La festa dell'UDC stenta a decollare: finora sono poche decine i simpatizzanti del partito presenti a Viganello. Si attende l'arrivo del presidente cantonale Piero Marchesi e soprattutto di Marco Chiesa, rieletto senza particolari sorprese. Il «senatore» e presidente dell'UDC, che ha atteso i risultati a Lenzerheide, è in viaggio verso il Ticino e dovrebbe arrivare al bar Ul Nin da San Sir prima delle 17.

© CdT/Luca Faranda
© CdT/Luca Faranda
15:11
15:11
La composizione del nuovo Parlamento

Ecco il nuovo Parlamento.

14:54
14:54
Festeggiamenti...con il botto per il Centro

I festeggiamenti del Centro proseguono anche all'esterno del ristorante Gnesa di Gordola.

14:50
14:50
Zurigo, eletta la verde liberale Tiana Moser

Ribaltone oggi a Zurigo nel ballottaggio del Consiglio degli Stati rispetto al primo turno. Giunta dietro un mese fa, la consigliera nazionale Tiana Angelina Moser ha superato il collega alla Camera del popolo Gregor Rutz (UDC), assicurandosi l'elezione.

Il 22 ottobre è già stato brillantemente rieletto il socialista Daniel Jositsch. L'altra poltrona era rimasta vacante dopo la rinuncia a ripresentarsi del PLR Ruedi Noser. Il campo conservatore perde così questo seggio.

Moser ha vinto nettamente la votazione odierna, portandosi a casa 206.493 voti. Stando alle cifre pubblicate sul proprio sito dalla cancelleria cantonale, Rutz si è dovuto accontentare di 159.328 preferenze. L'affluenza è stata del 39,6%.

La 44.enne è stata preferita al rivale soprattutto nei grossi centri urbani del cantone, Zurigo e Winterthur. Secondo il consolidato schema che vede l'UDC più forte nella campagne ma in difficoltà nelle città, Rutz ha invece convinto di più nelle aree rurali.

Per il centrodestra zurighese quella di oggi è una cocente sconfitta. Il PLR, che dal 1983 ha avuto ininterrottamente un rappresentante agli Stati, si era fatto da parte dopo che la sua candidata, la consigliera nazionale Regine Sauter, al primo turno era rimasta molto indietro rispetto a Rutz.

La scelta dei liberali-radicali di unire le forze con l'UDC non ha però pagato. Moser godeva dal canto suo dell'appoggio del PS, dei Verdi e del PEV. Il Centro ha invece deciso di lasciare libertà di voto.

14:47
14:47
Il PLR è molto deluso, «ma pronto a tornare immediatamente al lavoro»

La mancata elezione di Alex Farinelli al Consiglio degli Stati rappresenta una forte delusione per il PLR. «Come partito non avremmo potuto schierare un candidato migliore, cosa che accresce ulteriormente il rammarico per l’odierno risultato emerso dalle urne – si legge nella reazione –. Vogliamo comunque ringraziare di cuore Alex per l’enorme impegno messo in campo in questi mesi e i molti cittadini che gli hanno dato fiducia con il voto. Certamente la sua energia trasmessa in questa campagna elettorale sarà da stimolo al PLR per impegnarsi ancora maggiormente nei prossimi mesi. Ad Alex e a Simone Gianini vanno gli auguri di buon lavoro al Consiglio nazionale da parte di tutti i liberali radicali. E a tutte le elettrici ed elettori che ci hanno dato fiducia, va un grazie di tutto cuore».

La delusione per la mancata elezione di Alex Farinelli al Consiglio degli Stati mitiga certamente il bilancio positivo del risultato ottenuto al Consiglio nazionale, dove il PLR è tornato a registrare un segno «+» dopo 20 anni esatti e in controtendenza rispetto a diversi altri Cantoni. «I molti voti ricevuti da Alex sono però anche da stimolo per proseguire sulla via tracciata. Come partito siamo pronti da subito a lavorare con ancora maggiore impegno in favore del nostro Paese a tutti i livelli istituzionali, difendendo in particolare a Berna gli interessi del Ticino e dei ticinesi.

Il bilancio finale della tornata elettorale sarà oggetto del Comitato cantonale convocato per il prossimo 30 novembre a Manno.

14:42
14:42
Come ha votato Lugano?
14:36
14:36
Il Centro torna alla camera dei cantoni

Marco Chiesa (UDC) e Fabio Regazzi (il Centro) hanno vinto in Ticino l'elezione per il Consiglio degli Stati. Per il primo si tratta di una conferma, per il secondo invece di una riconquista del seggio perso nel 2019 da Filippo Lombardi (all'epoca PPD) a beneficio della socialista Marina Carobbio.

Quattro le indicazioni politiche che possono essere sintetizzate dalla giornata odierna. In primo luogo il Centro torna alla camera dei cantoni, dopo un'assenza che - per il Ticino - durava da quattro anni. Secondo, la sinistra - rappresentata da Gysin, considerato che il consigliere nazionale Bruno Storni si era ritirato in vista del ballottaggio in ossequio a precedenti accordi, avendo ottenuto meno voti della candidata ecologista - non riesce invece a difendere il posto lasciato libero da Carobbio, che in aprile è stata eletta in Consiglio di Stato.

Terzo, il PLR vedrà la sua assenza dagli Stati allungarsi ad almeno otto anni (l'ultimo esponente è stato Fabio Abate), se non vi saranno elezioni intermedie. Quarto, il presidente UDC Chiesa può essere molto contento per il risultato personale in Ticino, mentre negli altri cantoni la domenica non è stata per nulla favorevole ai democentristi: il quadro che si delinea al Consiglio degli Stati rischia così di dare una nota amara alla vittoria ottenuta al Nazionale, dove l'UDC aveva ottenuto il 27,9% dei voti e 62 seggi (9 in più di quattro anni prima).

14:28
14:28
Un lungo applauso per Alex Farinelli

La trentina di persone presenti a Gentilino, dove il PLR ha seguito i risultati, ha riservato un lungo applauso ad Alex Farinelli, il quale, nonostante tutto, si è comunque presentato con il sorriso sulla faccia. «Sono sereno», le sue prima parole a caldo. «Evviva Alex», ha esclamato qualcuno in sala, facendo nuovamente scattare l’applauso. Insomma, malgrado la grande delusione, in casa PLR c’è la consapevolezza che in questo momento era probabilmente impossibile fare meglio.

© CdT/Paolo Gianinazzi
© CdT/Paolo Gianinazzi
14:25
14:25
Grande festa a Gordola per il Centro

Gioia incontrollabile per Fabio Regazzi e Giorgio Fonio al ristorante Gnesa di Gordola.

14:19
14:19
È fatta: eletti Marco Chiesa e Fabio Regazzi

Marco Chiesa (Lega dei Ticinesi - UDC): 40.29% – 40.549 voti

Fabio Regazzi (il Centro): 31.76% – 31.962 voti

Alex Farinelli (PLR): 29.37% – 29.556 voti

Greta Gysin (Verdi): 27.43% – 27.606 voti

Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro): 19.4% – 19.527 voti

14:15
14:15
Speziali: «In un momento di polarizzazione, il profilo di Alex non ha funzionato»

C’è grande delusione, ovviamente, in quel di Gentilino. Alla «casa» del PLR, dove il partito ha seguito i risultati del ballottaggio, verso le 13:30 sono arrivati i primi esponenti. E il primo ad esporsi con i media, va da sé, è stato il presidente cantonale Alessandro Speziali. «Penso che l’obiettivo sia stato mancato perché gli elettori ticinesi hanno scelto una coppia molto profilata sul centro destra. Con Alex avevamo un candidato molto trasversale e probabilmente non era il momento storico per un profilo trasversale e molto istituzionale come quello di Alex», spiega Speziali. Insomma, cifre alla mano, in un momento di grande polarizzazione il profilo di Farinelli non ha pagato.

Per Speziali, ad ogni modo, difficilmente si poteva fare diversamente. «In questo momento la nostra migliore carta da giocare era quella di Alex», aggiunge il presidente, gettando già lo sguardo al futuro. «Nei prossimi anni continueremo a lavorare sui temi e poi ovviamente trarremmo tutti gli insegnamenti riguardo ai profili delle persone in sé». Detto diversamente: in futuro il PLR sarà chiamato a riflettere sull’opportunità di presentare candidati meno trasversali e meno moderati, scegliendo candidati con un profilo più marcato.

14:00
14:00
Come ha votato Chiasso?
13:55
13:55
Sciaffusa, Simon Stocker (PS) batte l'uscente Minder (indipendente)

L'indipendente sciaffusano Thomas Minder, che fa parte del gruppo UDC, deve lasciare il Consiglio degli Stati, nel quale sedeva dal 2011. Nel ballottaggio è infatti stato sconfitto dal socialista Simon Stocker.

Già in occasione del primo turno, Stocker a sorpresa aveva sfiorato la maggioranza assoluta e quindi l'elezione automatica, staccando Minder, un exploit che ha ripetuto oggi. L'altro seggio alla Camera dei Cantoni è in possesso dell'UDC, partito per il quale l'uscente Hannes Germann ha ottenuto la riconferma un mese fa.

Stocker ha incassato 15'769 voti, mentre Minder ne ha ricevuti 13'504. Stando ai dati diffusi dalla Cancelleria cantonale, l'affluenza è stata del 67,20%. Da ricordare come la partecipazione sia storicamente più alta a Sciaffusa che altrove perché recarsi alle urne è obbligatorio (chi non lo fa viene multato, un unicum in Svizzera).

Il 62enne Minder, imprenditore all'origine dell'iniziativa «contro le retribuzioni abusive», lascia dunque mestamente Berna dopo dodici anni e tre legislature. L'autore del colpaccio Stocker, 42 anni, è stato membro del municipio di Sciaffusa tra il 2013 e il 2020. Sostenuto da sinistra e Verdi liberali, permette così al PS sciaffusano di tornare alla Camera dei Cantoni e mettere fine a un'assenza lunga 32 anni.

Dopo il primo turno, il PLR aveva ritirato la sua candidata Nina Schärrer, giunta quarta e staccatissima, per cercare di conservare il secondo seggio borghese di Sciaffusa agli Stati. Una decisione controversa in seno al partito e presa a denti stretti dall'interessata, che oggi ha ricevuto infatti 1158 voti malgrado ufficialmente non fosse più in corsa.

13:54
13:54
Scrutinati 105 Comuni, manca solo Lugano

Marco Chiesa (Lega dei Ticinesi - UDC): 34.147 voti

Fabio Regazzi (il Centro): 28.158 voti 

Alex Farinelli (PLR): 25.453 voti

Greta Gysin (Verdi): 23.815 voti

Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro): 16.777 voti

13:48
13:48
Tutto è pronto a Viganello per festeggiare Marco Chiesa

Tutto è pronto a Viganello per festeggiare la sempre più probabile rielezione di Marco Chiesa. Il partito si troverà al bar Ul Nin da San Sir a partire dalle 15.00. Chiesa, che al momento è a Lenzerheide ad attendere i risultati definitivi, arriverà solo nel tardo pomeriggio.

© CdT/Luca Faranda
© CdT/Luca Faranda
13:40
13:40
Come ha votato Mendrisio?
13:29
13:29
A Gordola il Centro festeggia
© CdT/Giona Carcano
© CdT/Giona Carcano
13:24
13:24
Come ha votato Bellinzona?

Capitale controcorrente rispetto al resto del cantone, con Farinelli al primo posto seguito da Marco Chiesa

13:22
13:22
Per il Centro «ormai l’è faia»

Grande ottimismo al ristorante Gnesa di Gordola, dove il Centro sta aspettando i risultati del ballottaggio, tanto che qualcuno dice in buon dialetto «ormai l’è faia». Fabio Regazzi è saldamente al secondo posto, dietro a Chiesa. Allegro anche Giorgio Fonio, che in caso di elezione agli Stati di Regazzi prenderebbe il treno per la Camera bassa dopo la delusione del primo turno.

© CdT/Giona Carcano
© CdT/Giona Carcano
© CdT/Gabriele Putzu
© CdT/Gabriele Putzu
13:18
13:18
Scrutinati 100 Comuni

Marco Chiesa (Lega dei Ticinesi - UDC): 39.31% 

Fabio Regazzi (il Centro): 32.5% 

Alex Farinelli (PLR): 29.51%

Greta Gysin (Verdi): 27.69%

Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro): 19.39%

13:13
13:13
Amalia Mirante: «Noi abbiamo già vinto»

C'è grande entusiasmo in casa Avanti con Ticino&Lavoro per i (buoni) risultati ottenuti.

13:07
13:07
A Gentilino, in casa PLR

Sala ancora vuota a Gentilino, dove il PLR si è dato appuntamento per seguire i risultati del ballottaggio. I primi esponenti del partito dovrebbero arrivare verso le 13:30. Intanto, però, il distacco di Farinelli su Regazzi (quasi 3 mila voti con 96 Comuni scrutinati) appare ormai pressoché incolmabile. Mancano ancora i risultati dei grandi centri, ma per l’elezione servirebbe un miracolo.

© CdT/Paolo Gianinazzi
© CdT/Paolo Gianinazzi
13:05
13:05
Scrutinati 96 Comuni

Marco Chiesa (Lega dei Ticinesi - UDC): 40.59% 

Fabio Regazzi (il Centro): 33.06% 

Alex Farinelli (PLR): 28.76%

Greta Gysin (Verdi): 26.89%

Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro): 19.04%

Al primo turno, lo scorso 22 ottobre, nessun candidato aveva raggiunto la maggioranza assoluta richiesta. Se il trend emerso finora dovesse confermarsi il Centro strapperebbe un seggio al PS, quello lasciato libero da Marina Carobbio, che in aprile è stata eletta in Consiglio di Stato. Il secondo seggio era occupato da Chiesa, che come era nelle previsioni non sembra avere difficoltà a trovare una riconferma.

12:55
12:55
Soletta, Franziska Roth difende la poltrona del PS

La socialista Franziska Roth rappresenterà il canton Soletta al Consiglio degli Stati nella prossima legislatura. Nel ballottaggio svoltosi oggi, la consigliera nazionale ha battuto il suo fin qui collega alla Camera del popolo Christian Imark (UDC).

La 57.enne respinge così l'assalto democentrista alla poltrona lasciata vacante dal suo compagno di partito Roberto Zanetti, che ha scelto di salutare Berna dopo essere stato «senatore» dal 2010. Il secondo seggio che spetta al cantone se l'era invece già assicurato in occasione del primo turno l'uscente Pirmin Bischof (Centro).

La vittoria di Roth mantiene dunque inalterata la provenienza partitica dei «senatori» solettesi. Centro (prima PPD) e PS sono infatti in possesso dei due seggi dal 2011. Il fatto che a essere eletta sia stata una donna è invece una prima assoluta per il cantone.

Roth godeva dell'appoggio di Verdi e Verdi liberali e ha ottenuto 43'668 preferenze, contro le 35'904 di Imark. Stando alla Cancelleria cantonale, l'affluenza alle urne è stata del 44,12%.

La sconfitta del 41.enne, sostenuto pure dal PLR, significa un nuovo fallimento dell'UDC nel tentativo di strappare un seggio agli Stati. Come previsto, Imark si è fatto preferire nelle comunità rurali, mentre Roth ha fatto incetta di voti nei centri urbani Soletta e Olten.

12:51
12:51
Scrutinati 85 Comuni

Marco Chiesa (Lega dei Ticinesi - UDC): 40.81% 

Fabio Regazzi (il Centro): 32.65% 

Alex Farinelli (PLR): 28.69%

Greta Gysin (Verdi): 26.86%

Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro): 19.28%

12:46
12:46
Come ha votato Locarno?
12:34
12:34
Partecipazione al voto al 47,05%

La partecipazione al voto per il ballottaggio è al 47.05% (nel 2019 era stata al 44.55%).

12:31
12:31
Scrutinati i primi 44 Comuni

I primi 44 Comuni (su 106) sono già stati scrutinati.

Marco Chiesa (Lega dei Ticinesi - UDC): 41.05%

Fabio Regazzi (il Centro): 32.6%

Alex Farinelli (PLR): 27.25%

Greta Gysin (Verdi): 26.87%

Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro): 20.03%

12:29
12:29
Argovia, Marianne Binder-Keller (il Centro) soffia il seggio all'UDC

La consigliera nazionale Marianne Binder-Keller (Centro) è stata eletta oggi ad Argovia nel Consiglio degli Stati. Niente da fare per l'altro deputato alla Camera del popolo, l'UDC Benjamin Giezendanner, uscito sconfitto dal testa a testa.

I democentristi perdono così il loro seggio, che era stato lasciato libero da Hansjörg Knecht, il quale non si è ripresentato. La seconda poltrona è nelle mani del PLR, con il presidente del partito Thierry Burkart già rieletto al primo turno un mese fa.

Nel ballottaggio odierno, la 65.enne ha ottenuto 84'431 voti, mentre Giezendanner si è fermato a 79'429. L'affluenza alle urne è stata del 38,09%, ha annunciato la Cancelleria di Stato.

Binder-Keller aveva il sostegno di PS, Verdi liberali, Verdi e PEV. Dopo il primo turno, queste formazioni si erano fatte da parte proprio per appoggiare in blocco la centrista. Il partito non rappresentava più Argovia agli Stati da 28 anni.

Il 41.enne Giezendanner dal canto suo non è invece riuscito a mantenere il vantaggio che aveva ottenuto il 22 ottobre e a nulla è servito il supporto del PLR. Un altro smacco per la sua famiglia: il padre, Ulrich, consigliere nazionale dal 1991 al 2019, aveva cercato pure di diventare «senatore» nel 2011, mancando però l'obiettivo.

12:25
12:25
I risultati del primo turno

Marco Chiesa (Lega dei Ticinesi - UDC): 39.057 voti

Fabio Regazzi (il Centro): 28.751 voti

Alex Farinelli (PLR): 27.234 voti

Greta Gysin (Verdi): 22.633 voti

Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro): 13.760 voti

12:16
12:16
Zurigo, in vantaggio la verde liberale Tiana Moser

La consigliera nazionale dei Verdi liberali Tiana Angelina Moser è in vantaggio nella lotta per il secondo seggio al Consiglio degli Stati a Zurigo. Secondo una proiezione pubblicata sul sito del cantone, nell'odierno ballottaggio avrebbe oltre 45.000 voti in più dello sfidante, il collega alla Camera del popolo Gregor Rutz (UDC).

Al primo turno è già stato brillantemente rieletto il socialista Daniel Jositsch. L'altra poltrona è rimasta vacante dopo la rinuncia a ripresentarsi del PLR Ruedi Noser.

12:03
12:03
Dove eravamo rimasti

Lo scorso 22 ottobre, le cittadine e i cittadini ticinesi hanno votato per eleggere due deputati per il Consiglio degli Stati (con il sistema della maggioranza assoluta a circondario unico) e otto deputati per il Consiglio nazionale (con il sistema proporzionale a circondario unico) per la legislatura 2023-2027. Una giornata, quella, caratterizzata dal grande risultato dell'UDC (qui il live di giornata, qui invece i risultati in grafica). 

Non essendo stata raggiunta la maggioranza assoluta, per il Consiglio degli Stati si rende necessaria – da regolamento – un'elezione di ballottaggio. In programma oggi con il sistema della maggioranza relativa. Sono stati esclusi, dal ballottaggio, i candidati che non hanno ottenuto al primo turno un numero di voti pari almeno al 5% delle schede valide. 

Sono cinque, in totale, i candidati che parteciperanno al secondo turno per l’elezione dei due rappresentanti ticinesi al Consiglio degli Stati. 

Entro i termini di legge, come noto, è giunta una sola dichiarazione di ritiro della candidatura, quella di Bruno Storni (PS).  

Partecipano pertanto al turno di ballottaggio le seguenti candidate e candidati:

  • Greta Gysin (VERDI)
  • Fabio Regazzi (il Centro) ·
  • Marco Chiesa (Lega dei ticinesi – UDC)
  • Alex Farinelli (Partito liberale radicale)
  • Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro)  

Il Consiglio degli Stati e il Consiglio nazionale sono le due Camere del Parlamento svizzero. A dicembre, nella sua nuova composizione, l'organo legislativo eleggerà i membri del Consiglio federale e il cancelliere della Confederazione. Nei quattro anni a venire il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati dovranno inoltre pronunciarsi su numerosi oggetti, che in alcuni casi saranno sottoposti al voto del popolo.

Il Parlamento svizzero discute e adotta leggi che si applicano in tutta la Confederazione. Decide in merito alle finanze elvetiche ed elegge i membri delle massime autorità federali.

Come detto, il Parlamento si compone di due Camere: il Consiglio nazionale, cioè la Camera bassa formata da duecento seggi, e il Consiglio degli Stati, cioè la Camera alta formata da quarantasei seggi. Le due Camere sono equivalenti: tutti gli affari sono trattati e votati sia dal Consiglio nazionale, sia dal Consiglio degli Stati e le loro decisioni devono concordare per poter entrare in vigore.

Potete consultare la nostra sezione speciale dedicata alle elezioni federali 2023.