Comitato

Preavviso favorevole a liste e future alleanze

I delegati del Partito socialista hanno confermato la linea della direzione ratificando i nomi in vista delle federali – Approvate anche le discussioni con PC, POP e FA per una congiunzione – Sirica ricorda il 2019: «Squadra che vince non si cambia»
© CdT/Chiara Zocchetti
Giona Carcano
25.05.2023 22:59

Sì a tutti i nomi in lista per il Nazionale (Mario Amato, Alice Ambrosetti, Laura Di Corcia, Danilo Forini, Nora Jardini Croci Torti, Laura Riget e Adriano Venuti) e per gli Stati (Bruno Storni, che correrà anche per la Camera bassa). I delegati del Partito socialista, riuniti in comitato a Giubiasco, hanno dato preavviso favorevole alle candidature proposte dalla direzione dopo il lavoro della Commissione cerca. Ora, spetterà al Congresso dell’11 giugno ratificare le liste per le elezioni federali. Durante la riunione, è stato inoltre concesso il mandato alla direzione di proseguire le discussioni in vista di un’alleanza con il Partito comunista (PC), il Partito operaio popolare (POP) e il Forum alternativo (FA). «Rispetto alle Cantonali, le Federali sono un’altra competizione», ha ricordato il copresidente Fabrizio Sirica. «Partiamo da zero, dobbiamo riconquistarci tutto». E per farlo, ha spiegato ancora Sirica, «non bisognerà cambiare la squadra». Tradotto: ci servirà il massimo apporto - in termini di voti - del fronte progressista.

Spazio a qualche critica

Di qui, dunque, la volontà di mantenere la congiunzione con PC, POP e FA. Ottenuta la delega, la direzione del partito ora aspetta una risposta - che dovrebbe arrivare a breve - da parte dei movimenti coinvolti. Per quanto riguarda i Verdi, invece, Sirica ha tenuto a spazzare il campo dai dubbi. Dalla platea, infatti, sono giunte alcune domande sull’alleanza. «C’è un accordo chiaro con gli ecologisti, che andrà avanti anche dopo le Federali», ha tagliato corto il copresidente. Insomma: non si è rotto nulla dopo la sconfitta elettorale alle Cantonali.

Qualche critica alla direzione è invece arrivata sulla comunicazione ai delegati della lista per le Federali. Una comunicazione giunta a mezzo stampa, senza che si passasse prima dall’approvazione del Comitato. «Ci abbiamo pensato», ha ammesso Sirica. «Ma abbiamo ritenuto più opportuno concedere del tempo ai delegati per farsi un’opinione sulla lista». Sui nomi, invece, è stato ricordato come Mario Branda sia stato fortemente corteggiato dalla direzione per una candidatura agli Stati. «Non nascondiamo che poteva essere il nome giusto per riconquistare il seggio», ha spiegato ancora il copresidente. «Abbiamo cercato di convincerlo, ma lui ha ribadito di non voler correre». Anche qui, secondo Sirica, non c’è comunque stata una divergenza di vedute fra il sindaco di Bellinzona e la direzione del partito. «Bruno Storni è un candidato validissimo, porta esperienza e argomentazioni tecniche su un gran numero di temi», ha detto il copresidente socialista. Qualcuno ha poi chiesto spiegazioni su Boas Erez. «Perché non candidarlo?». «Abbiamo discusso con lui della possibilità di candidarlo per gli Stati, non ne faccio un mistero», ha rivelato Sirica. «Ma resto convinto che Storni sia la persona giusta. Ad ogni modo i contatti con Erez rimarranno, non vogliamo perderlo».

Tornando alla questione delle alleanze nel fronte progressista, Sirica ha chiarito che non intende bussare alla porta del Movimento per il socialismo (MPS), parlando di una questione di mancanza di rispetto. Quanto ai Comunisti, alcuni delegati hanno apertamente criticato la loro posizione nei confronti della guerra in Ucraina (non hanno mai condannato l’invasione).

«Siamo allineati al PC su parecchi argomenti», ha risposto Sirica. «E le Federali permettono comunque di mantenere ognuno la propria identità». Si tratta, in sostanza, non di un matrimonio, bensì di un semplice passo nella stessa direzione. Quella che, nelle intenzioni del partito, porta a mantenere i seggi in Parlamento.

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