Concorso

Prende forma il futuro delle funivie centovalline

Il progetto «Umbrela» dell’architetto Francesco Buzzi si aggiudica il concorso per la Verdasio-Rasa – Il rinnovo completo delle strutture comporta un investimento di 11,7 milioni di franchi – L’iter rallentato dal coronavirus
Un rendering della stazione di Rasa, secondo il progetto «Umbrela» dell’architetto Buzzi.
Luca Pelloni
30.05.2020 06:00

Si chiama «Umbrela» il progetto che si è aggiudicato il primo premio del concorso d’architettura per la funivia Verdasio-Rasa nelle Centovalli. Lo ha sancito l’apposita giuria, presieduta dal sindaco Ottavio Guerra, che è stata sedotta dal carattere infrastrutturale e unitario della proposta, firmata dall’architetto Francesco Buzzi di Locarno, la quale «ben si inserisce nei due diversi ambienti, quello di partenza caratterizzato dalla complessità delle situazioni presenti nell’area di Verdasio e quello di arrivo a Rasa in un chiaro e delicato contesto storico».

Mandato da estendere
Il tutto si iscrive nel contesto del rinnovo completo della funivie centovalline (Verdasio-Rasa, ma anche Intragna-Pila-Costa), per il quale il Gran Consiglio ha stanziato un credito di 11,7 milioni di franchi. «Per garantire la giusta coerenza con l’estetica e la funzionalità delle diverse stazioni, delle cabine e dei piloni, la giuria raccomanda al committente – si legge dunque in una nota stampa – di estendere il mandato dell’autore del progetto vincitore pure alla progettazione degli interventi alle stazioni di Intragna e Costa, oltre che della fermata intermedia di Pila, in collaborazione, questo per le due funivie, con lo specialista incaricato del design di questi elementi». La giuria auspica inoltre un coinvolgimento nella coordinazione della progettazione degli interventi di sistemazione delle aree in prossimità della stazione ferroviaria di Verdasio e delle connessioni fra i diversi impianti di trasporto che qui convergono.

Esposizione online
Tornando al concorso, al quale sono stati invitati a partecipare sei studi del Locarnese, va segnalato che il secondo premio è andato al progetto «Paesaggi» degli architetti Nicola Baserga e Christian Mozzetti di Muralto. Inoltre è stato poi deciso l’acquisto del progetto «Un edificio comincia sempre dalle fondamenta» della HOMA Architetti (architetti Dario Martinelli e Michel Roncelli) di Muralto. A causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, non vi sarà un’esposizione pubblica delle proposte, ma queste saranno visibili su www.centovalli.swiss dal 10 giugno.

Ritardi causa COVID-19
«Dopo l’assegnazione della parte elettromeccanica per entrambi gli impianti, l’esito di questo concorso rappresenta un ulteriore importante tassello verso il rinnovo delle funivie», commenta, contattato dal Corriere del Ticino, il sindaco di Centovalli, Ottavio Guerra. Tutto bene, dunque, anche perché le proposte presentate hanno soddisfatto la giuria. Ma, come sempre, c’è appunto un ma... L’emergenza sanitaria di questi mesi ha infatti rallentato il corposo iter dei lavori. «L’obiettivo era quello di partire nella primavera del 2021», spiega il sindaco. «Ma a causa del coronavirus abbiamo perso qualche mese. Ora stiamo discutendo con i partner (Cantone e FART) per capire come e quando potremo proseguire. Ad oggi, però, non sono in grado di dire se i tempi saranno rispettati». Trattandosi di strutture turistiche, utilizzate soprattutto durante la bella stagione, è facile ipotizzare che un rallentamento di qualche mese possa in realtà tradursi nella perdita di un anno. Ma nulla, come detto da Guerra, è ancora stato deciso.

Stagione complicata
Al sindaco abbiamo anche chiesto le sue impressioni sul travagliato inizio di stagione. «Non dispongo di cifre relative alle funivie, ma osservando i movimenti nella regione è facile intuire che questi mesi sono stati davvero difficili. Speriamo che gli allentamenti annunciati dal Consiglio federale possano essere confermati in modo da tentare di recuperare durante la stagione estiva».

Impianti molto utilizzati
Infine, ricordiamo che nell’area servita dalla funivia Intragna-Pila-Costa sono ubicate circa 100 abitazioni, mentre in quella della funivia Verdasio-Rasa circa 80. «In maggioranza si tratta di abitazioni secondarie, che, accanto alle ricadute economiche, hanno un influsso positivo per la gestione del territorio», spiegava il CdS nella richiesta del credito. «Per quanto concerne le infrastrutture turistiche, l’Ostello Al Forno (Pila) e l’hotel Campo Rasa registrano una media di circa 6.000 pernottamenti all’anno ognuno». Il numero di passeggeri trasportati annualmente dalla funivia Intragna-Pila-Costa è compreso tra 35.000 e 40.000 unità. Mentre la funivia Verdasio-Rasa ne trasporta tra 37.000 e 47.000.