Il caso

Prese a calci un cane: a processo

Roveredo, alla sbarra di fronte al Tribunale regionale Moesa l'uomo che due anni fa se la prese con un Pinscher nano – Deve rispondere di maltrattamento di animali e danneggiamento: respinge le accuse
Rex.
Alan Del Don
19.04.2023 16:55

«Ha distrutto la vita di mio figlio: Rex era il suo migliore amico». Le dichiarazioni rese due anni fa dal proprietario del cane preso a calci e a sassate da un vicino (l’animale è poi purtroppo stato sottoposto ad eutanasia) a Roveredo fanno capire quanto profondo possa essere il legame tra un cagnolino e l’uomo. Domani, giovedì 20 aprile, il presunto autore del folle gesto comparirà di fronte alla Camera penale del Tribunale regionale Moesa. Deve rispondere dei reati di maltrattamento di animali e di danneggiamento. Il dibattimento si svolgerà nella sala polivalente del Centro regionale dei servizi a Rorè.

Sottoposto ad eutanasia

L’accaduto risale al 22 marzo 2021, un lunedì pomeriggio. Rex, un Pinscher nano di color nero di cinque anni del peso di 3 chilogrammi, dopo essere passato sotto il recinto dell’abitazione dei proprietari finisce nel giardino del vicino, la cui casa dista meno di mezzo chilometro. Qui entra in scena il testimone che ha assistito alla terribile scena. Il cane, secondo il suo racconto, sarebbe stato oggetto del lancio di sassi, uno dei quali lo avrebbe raggiunto al cranio. Come se non bastasse l’uomo l’avrebbe anche preso a calci e a bastonate. A causa delle gravi ferite riportate il veterinario che l’ha preso in cura non ha potuto fare altro, tre giorni dopo i fatti, di sottoporlo ad eutanasia. Scatta dunque la denuncia dei proprietari. L’imputato respinge ogni addebito, pertanto sarà fondamentale la versione del teste.

In questo articolo: