Verso il 12 maggio

Quando il primo turno non basta: diverse le sfide all'orizzonte

Dal Sottoceneri al Sopraceneri, ecco un quadro dei Comuni dove il sindaco ad interim, votato la scorsa domenica, potrebbe dover affrontare il suo contendente - Sotto la lente Cadempino, Bissone, Ascona e Lumino, mentre a Riviera non ci sarà duello
©Chiara Zocchetti
Red. Lugano,Red. Bellinzona,Red. LocarnoeRed. Mendrisio
16.04.2024 07:48

In diversi Comuni ticinesi aleggia più o meno concretamente lo spettro del secondo turno, dell’elezione combattuta del sindaco, che si terrà il prossimo 12 maggio. Diversi i motivi e le logiche: vediamone alcune.

Luganese

Tre anni fa Tom Cantamessi (Il Centro) a Cadempino aveva preceduto Juri Bonizzi (PLR) di sette preferenziali e si andò al secondo turno, dove prevalse proprio Cantamessi. L’esponente centrista è stato rieletto sindaco ad interim con un margine un po’ più ampio ma il PLR ha raccolto una decina di punti percentuali in più. Ciononostante Bonizzi si è fermato a 23 preferenziali di distanza, e così il collega Luca de Savelli. Il presidente sezionale del PLR Rocco Giannetta ha confermato l’idea di andare al secondo turno, ma è ancora da decidere con quale candidato: «Ma aspettiamo anche di vedere cosa farà Cantamessi». Giannetta si aspetta infatti una rinuncia: «Visti i risultati abbiamo diritto alla sindacatura. Mi aspetto che Cantamessi faccia un passo indietro». Un’opzione, questa, che il diretto interessato esclude sin d’ora. Da noi raggiunto, il sindaco ad interim afferma infatti che nel caso sfida sarà: «Andrò al secondo turno e vedremo quale sarà il risultato, senza patemi d’animo». A Bissone l’ex sindaco Ludwig Grosa è risultato il secondo candidato più votato, seppur a una cinquantina di voti dal sindaco uscente e ad interim Andrea Incerti. Troppi per provare a puntare alla sindacatura? Grosa non esclude la possibilità: «È una ghiotta opportunità, ma non vorrei strafare né ossessionare i cittadini. Preferisco il dialogo, ne parlerò con Incerti». Ma, dovesse trovare un muro, potrebbe valutare di richiamare la popolazione alle urne. La campagna elettorale è in ogni caso stata piuttosto tesa. Lo stesso Grosa ci riferisce di aver denunciato al Ministero pubblico il vicesindaco uscente Ugo Ballinari per un volantino di quest’ultimo da lui ritenuto lesivo del proprio onore. La denuncia è pendente e per Ballinari (che è stato rieletto) vale la presunzione d’innocenza.

Favorita della vigilia, ed effettivamente risultata prima forza politica di Capriasca, la lista Insieme per Sinistra non è però riuscita a ottenere la sindacatura ad interim, andata al liberale Francesco Canonica. Ora l’area progressista sta cercando di capire se vi siano ancora margini per ambire alla poltrona, tenendo conto che fra Canonica (1.391 voti personali) e il secondo classificato Matteo Besomi (1.261) il divario non è indifferente. Nulla è però ancora stato deciso, ci dice il presidente sezionale socialista Marco Quadri, e un incontro sul tema è agendato per oggi. Per ora si lavora dietro le quinte: «Di principio la risposta è sì, faremo il ballottaggio, ma dobbiamo capire se abbiamo l’effettiva possibilità di esprimere il sindaco. Non ha senso mandare tutti di nuovo al voto se non vi emergessero margini di manovra. Dobbiamo capire se la nostra determinazione è realistica».

Locarnese

Nel Locarnese sono tre i punti di domanda più grandi sul tema dell’elezione del sindaco, o «secondo turno»: Ascona, Gordola e Minusio.

Ad Ascona Michela Ris non ce l’ha fatta a diventare sindaca. Ma, con appena 46 voti di scarto dal collega di partito Giorgio Gilardi («outsider» da 1.459 preferenze), non è detto che la voglia di andare a sollecitare nuovamente i cittadini del Borgo non ci sia. «Molte persone mi dicono di non mollare, sto ricevendo tanto sostegno in questi giorni», ha detto Ris al Corriere del Ticino. «Ma una decisione la prenderò solo giovedì». A guardare i dati, comunque, è proprio lei che ha riscosso più consensi da chi ha votato PLR. Un altro dato da tenere presente al momento della nuova «battaglia elettorale». A Gordola, invece, tre anni fa la poltrona di sindaco era contesa tra René Grossi (Il Centro) e Damiano Vignuta (PLR). All’epoca, poi, aveva vinto proprio quest’ultimo, rieletto nel 2024 sindaco ad interim (con 1.163 voti). Alle sue spalle, però, sempre Grossi. Con appena 152 voti in meno. Da noi contattato, ha rilevato come il suo «rivale » abbia già perso consensi rispetto alla tornata del 2021. «Ma prenderò una decisione solo martedì. È probabile che non chiederò un secondo turno. L’amministrazione è in difficoltà a causa della partenza di un segretario comunale. Preferirei concentrarmi sulla ricerca di un sostituto».

A Minusio il discorso è leggermente diverso. Il confronto è da fare sulla percentuale raccolta dalle liste, con un 40% del PLR insidiato dal 36,8% della lista Uniti per Minusio (sempre tre seggi ciascuna), capofila il granconsigliere Alessandro Mazzoleni con 1.487 voti personali, 494 in meno rispetto al sindaco, Renato Mondada.

Bellinzonese

Nel Bellinzonese soltanto Lumino ha deciso di lanciare il proprio guanto di sfida. A concorrere per la poltrona più ambita nel Comune saranno l’attuale sindaco ad interim Enea Monticelli (Il Centro), il più votato con 592 preferenze, e la PLR Cristina Righetti che lo tallona a 527 voti. Uno scarto di sole 65 unità. Righetti ha infatti dichiarato domenica di non volersi dare per vinta, vista anche la poca differenza che separa i due: «Credo sia giusto mettersi in gioco». Specificando anche che la sua «non è una ripicca». Scenario differente, invece, nel Comune di Riviera, dove il PLR ha comunicato di voler rinunciare alla sfida del secondo turno. Domenica, lo ricordiamo, ad aggiudicarsi la posizione di sindaco ad interim era stato il candidato del Centro Cristiano Triulzi, con 898 voti e uno scarto di 133 schede rispetto al liberale radicale Teodoro Matozzo (765). In una nota diffusa ieri, il presidente sezionale PLR, Giorgio Rosselli, ha così spiegato la decisione: «Riteniamo ben più importante permettere da subito al nuovo Esecutivo di iniziare a lavorare a pieno titolo nell’ambito delle funzioni che le autorità superiori gli conferiscono». Dando così «priorità all’interesse del bene della cosa pubblica prediligendo uno spirito collaborativo piuttosto che probabilmente creare inutili attriti nel sollecitare un secondo turno».

Mendrisiotto

Nel Mendrisiotto, infine, sono soprattutto due le incognite. La prima concerne Morbio Inferiore dove Moreno Colombo (Lega-UDC) è giunto secondo a meno di un centinaio di schede dalla sindaca ad interim Claudia Canova (Il Centro). Colombo, da noi interpellato, ha detto che scioglierà le riserve nella giornata odierna. Valutazioni in corso anche a Vacallo: il PLR si riunirà giovedì per valutare un possibile secondo turno tra il suo candidato Andrea Rigamonti e il sindaco ad interim Marco Rizza (Per Vacallo, Il Centro e Indipendenti).

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