Quarantaquattro milioni per un liceo nuovo di zecca
Trentasei sezioni, lo spazio per circa 650 studenti. Aule di insegnamento e laboratori, spazi per i docenti e gruppi di materia, uffici, aule di studio-informatica, spazi di studio aperti, aree multiuso, una mescita e i vari locali tecnici. Quello appena riportato è l’elenco che descrive cosa si insedierà all’interno del nuovo liceo di Mendrisio. Il Consiglio di Stato ha infatti pubblicato il messaggio comprendente la richiesta di un credito complessivo di poco oltre i 44 milioni di franchi per – appunto – la realizzazione della nuova sede, che sorgerà sull’attuale prato tra le Medie e il liceo esistente. Un edificio atteso nella regione, del quale se ne parla da anni, che darà il la alla riorganizzazione di quello che sarà un rinnovato comparto studentesco.
La prima di sette tappe
Il comparto, come accennato, sarà interamente rivisto. E la costruzione dell’edificio che ospiterà il liceo è soltanto la prima di sette tappe. Dopo la nuova edificazione, l’attuale liceo fungerà da sede transitoria per ospitare la scuola media (il cui immobile verrà risanato e ampliato). Per quel che riguarda la terza tappa, invece, ci si concentrerà sulle palestre: sorgerà infatti una palestra quintupla (con posteggi interrati), permettendo così di demolire le palestre attuali. Poi si procederà con la realizzazione di nuovi spazi comuni; vale a dire la refezione scolastica, la biblioteca, l’aula magna e la demolizione dell’attuale autosilo. L’attuale liceo, dove aver ospitato le scuole medie, si presterà successivamente per accogliere allievi e docenti del CPT (la Scuola professionale artigianale industriale). Infine, quali tappe 6 e 7, si provvederà alla demolizione del vecchio liceo e al completamento della sistemazione esterna. Proprio sulle «ceneri» del vecchio edificio sorgerà – si legge nel messaggio – un’area per attività sportive all’aperto e per lo svago.
Tre anni e mezzo di lavori
Per quel che concerne l’edificazione del nuovo liceo, si stimano all’incirca 3 anni e mezzo di lavori. Una volta che il messaggio governativo sarà approvato dal Gran Consiglio – indicativamente entro la fine del mese di ottobre – si procederà con il cantiere. Ad ogni modo, secondo il Consiglio di Stato, se non dovessero presentarsi ostacoli, la consegna dell’opera avverrà per la primavere del 2028. Nel merito dell’intero comparto studi (dunque una volta completate tutte e sette le tappe) si ipotizza la conclusione degli interventi orientativamente nel 2038.
Parola d’ordine: sostenibilità...
La costruzione che vedrà la luce indicativamente nel 2028 si svilupperà su quattro livelli fuori terra e uno interrato. L’edificio, esclusa la parte sotto terra, sarà completamente in legno e – si fa presente nel documento – è pensato con un livello di qualità costruttiva rivolto all’uso parsimonioso dell’energia, a un ampio ricorso alle energie rinnovabili, al miglioramento della qualità di vita e, infine, alla diminuzione del carico ambientale. A livello di impiantistica, si sottolinea, il progetto è stato concepito in modo da rispondere e soddisfare pienamente i requisiti richiesti dallo standard Minergie.
...e rinnovamento
Chiari, nelle conclusioni del messaggio governativo, anche gli intenti dell’opera. La realizzazione del nuovo immobile permetterà infatti di concretizzare il primo tassello della strategia pianificatoria individuata allo scopo di rinnovare, completare e valorizzare l’importante comparto scolastico di Mendrisio; rispondere allo stato di fine ciclo della vita dell’attuale stabile liceale; garantire gli spazi educativi necessari al crescente numero di studenti e, infine, fornire un edificio conforme ai nuovi concetti della didattica e agli standard logistici dell’Amministrazione cantonale «Architettura scolastica».
Piscina coperta, discorso chiuso?
Il nuovo liceo, come detto, è la prima di sette tappe che ridisegneranno il comparto studi della Città. E ci sarà spazio anche per aggiornate infrastrutture sportive. Spazi esterni, in particolar modo, e la realizzazione di una palestra quintupla (che permetterà la demolizione di quella attuale). E la tanto richiesta, alle nostre latitudini, piscina regionale coperta? Un argomento che tiene banco ma che, allo stato attuale, non è contemplato. Nel messaggio governativo – dove si annunciano i vari step – non si fa alcun accenno alla vasca coperta. Discorso chiuso? No. Le trattative sono in corso, ma l’orizzonte temporale si amplia.