Pandemia

Quarantene più brevi, ecco le condizioni

Giorgio Merlani incontra la stampa per mettere al corrente la popolazione sulla situazione epidemiologica nel nostro cantone e parla anche della riapertura alle visite nelle case anziani e di test di massa - IL VIDEO
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
05.02.2021 11:00

(Aggiornato alle 12) - È stato organizzato oggi un nuovo momento informativo a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona per aggiornare i cittadini sugli ultimi sviluppi in tema di pandemia da coronavirus in Ticino. L’unico relatore presente in sala sarà il medico cantonale Giorgio Merlani.

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In Ticino 195 casi di variante inglese

Dopo aver cominciato con un attimo di ritardo, il medico cantonale ha iniziato l’incontro con la stampa riassumendo come d’abitudine le cifre concernenti il contagio nel nostro cantone. Nel confronto nazionale, il Ticino, ha fatto notare Merlani, ha un livello di positivi molto basso, trovandosi al terzultimo posto tra tutti i cantoni elvetici. Parlando della variante inglese, in Ticino questa è presente con 195 casi, tra il 10 e il 25% di tutti i contagi, a dipendenza dei giorni.

La situazione nelle scuole

Per quanto concerne la situazione nelle scuole, Merlani ha ribadito che a livello generale il pericolo di trasmissione del virus tra i bambini è minore rispetto a quanto accade tra gli adulti. Queste varianti hanno tuttavia un maggiore livello di contagiosità e questo si riflette anche nelle scuole. Considerato ciò, e anche in considerazione del fatto che all’interno delle aule non c’è l’obbligo di mascherina (alle elementari), è stato deciso che con la presenza di un positivo si procede direttamente alla quarantena di tutta la classe.

Alle scuole medie, dove invece si portano le mascherine, non c’è bisogno della quarantena automatica, ha specificato ancora Merlani e aggiungendo che il caso di Morbio Inferiore è stato gestito con maggiore cautela perché è stato il primo.

Quanti gli allievi attualmente in isolamento

Al momento, la situazione nelle scuole vede il seguente numero di bambini e ragazzi in isolamento:

- 5 alle scuole dell’infanzia

- 30 alle elementari

- 14 alle medie

- 11 nell’insegnamento medio-superiore

- 12 alle scuole professionali.

Quarantene più brevi solo in certi casi

Riferendosi alle modifiche proposte delle norme vigenti attualmente nella lotta alla pandemia, il medico cantonale si è poi soffermato sull’idea di abbreviare la durata della quarantena. Il periodo attualmente previsto di 10 giorni, in Ticino, potrà essere accorciato a 7 giorni ma solo a determinate condizioni:

- se la persona è stata a contatto con qualcuno contagiato da variante classica e non inglese;

- al settimo giorno va fatto, a proprie spese, un test PCR. L’antigenico non sarà sufficiente;

- l’accorciamento della quarantena con ritorno sul posto di lavoro sarà possibile solo se la persona svolge una professione che prevede distanziamento sociale. Per i lavori di contatto come parrucchieri, massaggiatori, eccetera, non sarà quindi possibile tornare a svolgere questo tipo di professione prima dei dieci giorni.

Test di massa, rilevanza scarsa

Parlando della possibilità di svolgere dei test di massa, Merlani ha asserito che la Confederazione ha concesso di fare analisi simili in alcuni ambiti. «È corretto usare i test di massa in situazioni particolari, ma scientificamente la loro rilevanza è scarsa. È importante cercare di usare questi strumenti in maniera adeguata, senza rischiare di dare false speranze». «Questi test sono affidabili ma se portano a non rispettare più le norme anti-COVID non va bene. Il Canton Ticino sta facendo le proprie riflessioni in merito, ma non posso dire che da lunedì si faranno test di massa ovunque, stiamo cercando di capire cosa è proporzionato e utile fare per contrastare anche con questo mezzo l’epidemia».

La situazione nelle case anziani

Le vaccinazioni sono ricominciate nelle case anziani e andranno avanti fino all’11 febbraio con le ultime dosi. Si può prevedere che le strutture per la terza età possano considerarsi a livello immunologico più sicure a partire dal 18 febbraio, ossia almeno una settimana dopo la somministrazione delle ultime dosi. A partire da allora, le limitazioni delle libertà di ospiti e parenti potranno subire un allentamento e si potrà tornare a visitare gli anziani nelle strutture, ha spiegato ancora il medico cantonale.

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