Muralto

«Quei 250 bus al giorno lì non devono passare»

Un comitato spontaneo e apartitico pronto al lancio di una petizione all’indirizzo del Cantone per preservare viale Cattori dal transito dei mezzi pubblici - «Nell’ambito del progetto per il prospettato nodo intermodale dei trasporti alla stazione ferroviaria si considerino altre varianti meno invasive»
Continua la battaglia per la tutela del «boulevard». ©Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
19.10.2023 18:30

Il Cantone ha deciso: per accedere alla stazione ferroviaria di Locarno-Muralto i bus del trasporto pubblico transiteranno lungo viale Cattori, che sarà chiuso al traffico privato. E questo dopo che il Consiglio comunale aveva affossato la possibilità di approfondire una variante, tecnicamente definita tecnicamente 1A, che prevedeva di mantenere il transito dei bus sulla direttrice via Balli-viale Stazione. Bocciatura e, soprattutto, ripresa della soluzione originaria per quanto concerne il futuro transito dei mezzi pubblici che molti muraltesi fatica a digerire. Tant’è che per opporsi al passaggio di 250 bus al giorno lungo la caratteristica strada in acciottolato si è costituito il comitato spontaneo e apartitico «Salviamo viale Cattori». A dire il vero il comitato è ancora in fase di costituzione, ma già si è messo all’opera per preparare una petizione all’attenzione del Cantone che lancerà ufficialmente nel corso della prossima settimana. Si tratta, come recita il comunicato diramato ieri, di «un S.O.S. per viale Cattori a Muralto e, con lui, per l’intero quartiere sul Lungolago che gravita attorno al Debarcadero». Ben conscio dell’importanza e della necessità di creare in tempi brevi alla stazione ferroviaria un nodo intermodale che favorisca al massimo il traffico dei mezzi pubblici su gomma, il comitato si dice convinto del fatto che la via scelta dall’autorità cantonale «non sia opportuna perché danneggerebbe in modo marcato un comparto del Lungolago che dovrebbe invece essere non solo salvaguardato, ma ulteriormente valorizzato».

«Un’alternativa è possibile»

Ritornando sulla decisione del Consiglio comunale di Muralto di non approfondire l’unica alternativa valida che era rimasta sul tavolo, i contrari al progetto originario ritengono che «la variante 1A potrebbe oggi essere ancora facilmente recuperata e approfondita dal Cantone o, se del caso, eventualmente anche un’altra soluzione purché risulti sempre meno invasiva a quanto invece previsto». In questo modo, sostiene sempre il comitato «Salviamo viale Cattori», si eviterebbe «uno scempio urbanistico dalle conseguenze nefaste per i decenni a venire».

L’obiettivo della petizione che verrà lanciata nei prossimi giorni è di sensibilizzare l’autorità cantonale sul fatto che la scelta di far transitare i bus lungo viale Cattori «non gode di quel consenso popolare che lo stesso Direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali ha sempre auspicato di ottenere realizzando il nodo intermodale alla Stazione. A tal proposito, basti solo ricordare che lo stesso consigliere di Stato aveva già bloccato il progetto in precedenza quando erano state raccolte oltre 500 firme di muraltesi insoddisfatti delle soluzioni pianificatorie che si prospettavano».

Comparto da valorizzare

Viale Cattori va dunque preservato a tutti i costi e con lui, ribadisce il comitato, «il fascino di un “boulevard” che collega direttamente la stazione al lago permettendo di ulteriormente valorizzare quella funzione di punto d’incontro di forte valenza socio-commerciale e turistica che caratterizza questo quartiere».

Approfondendo la già citata variante 1A, aggiungono coloro i quali si battono per preservare viale Cattori, si renderebbe inoltre possibile completare il progetto aggiungendovi un tassello importante e oggi ancora mancante: la realizzazione di un sottopassaggio pedonale fra l’attuale negozio «Avec» e il prospiciente autosilo. «Un’infrastruttura che si fa sempre più improcrastinabile per evitare l’attuale viabilità a singhiozzo dovuta agli attraversamenti del campo stradale da parte dei passeggeri in arrivo e in partenza dalla stazione».

«Un beneficio per l'intero agglomerato»

La petizione, annota il comitato, potrà essere firmata da tutti i cittadini, anche non muraltesi, che hanno a cuore la salvaguardia di un quartiere del Lungolago la cui importanza socio-turistica e commerciale è data non solo per Muralto, ma per l’intero agglomerato del Locarnese. E questo «considerando anche quanto la Città di Locarno si appresta a realizzare implementando il progetto “Nouvelle belle époque”, una riqualifica del comparto di Largo Zorzi e piazza Grande, nonché dell’attiguo Debarcadero dei quali viale Cattori rappresenta un’appendice a nord-est particolarmente significativa».

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