In vista del voto

Referendum a Monteceneri, si scalda la campagna

Il Municipio si scaglia contro un volantino dei promotori, che conterrebbe «argomentazioni inveritiere» - La chiamata alle urne riguarda una condotta dell'acqua potabile
©CdT/Chiara Zocchetti
Federico Storni
09.06.2023 22:30

Sale di tono la campagna prima del voto sul referendum sulla posa di una nuova condotta dell’acqua potabile sotto il tracciato della strada cantonale a Monteceneri, all’altezza di Rivera. Il Municipio ha infatti diramato un comunicato stampa in cui si dice «costretto a prendere posizione affinché la popolazione possa esprimere il proprio voto sulla base di dati oggettivi e provati». Questo perché, secondo l’Esecutivo, un volantino dei referendisti (contrari alla posa della nuova condotta) consegnato a tutti i fuochi conterrebbe «argomentazioni inveritiere». Di più: «La mancanza di correttezza da parte dei promotori non è eticamente difendibile e impone una risposta».

Teorie «goffe» e «bizzarre»

Nelle due pagine di comunicato stampa il Municipio ribadisce quanto da lui esposto nella serata pubblica organizzata lo scorso 21 maggio «alla presenza di specialisti» sul perché l’opera - novecento metri di condotte più grandi, in parte nuove, sotto la strada cantonale - sia necessaria («l’offerta attuale è sottodimensionata») e perché sia questo il momento di svolgere i lavori (il Cantone rifarà l’asfalto sulla strada cantonale: un cantiere unico «permette di contenere i costi e i disagi»). Smentisce inoltre che il Piano di gestione dell’acquedotto (PGA) - il documento in cui è sancita la necessità dell’opera su cui si voterà - debba essere approvato da «alcuna autorità»: «Essendo le opere previste nel documento di esclusiva valenza comunale, queste non possono beneficiare di sussidi, né ora né mai». Viene infine definita «goffa» la teoria che la realizzazione di quest’opera porterà a un innalzamento delle tariffe per l’utenza («Gli investimenti sono pianificati e ammortizzati») e «bizzarra» quella sull’opportunità finanziaria dell’intervento.

«Opera non prioritaria»

Per i referendisti, che a loro volta hanno detto di «sentirsi in dovere» di fare alcune considerazioni a quanto scritto dal Municipio sul volantino inviato con il materiale di voto, l’opera - che costerà oltre due milioni di franchi - è non prioritaria e il suo costo eccessivo: «Riteniamo che i nostri soldi vengano meglio impiegati nel rifacimento delle condotte giunte al termine della loro vita in tutti i quartieri di Monteceneri e non con la posa di una nuova condotta fine a se stessa e per di più nel bel mezzo della strada cantonale».

L’unanimità, le 650 firme

La proposta d’investimento era stata votata all’unanimità dal Consiglio comunale. I referendisti avevano poi raccolto 650 firme (ne servivano almeno 480). Ieri il Municipio ha anche pubblicato una rettifica di forma e non di sostanza alla domanda in votazione: su quella consegnata a casa era sbagliata la data della seduta del Legislativo in cui è stato approvato l’investimento: quella giusta è il 14 dicembre 2022. La rettifica è stata pubblicata all’albo comunale. Si vota domenica 18 giugno.