Saltano 200 posti a Bioggio, la protesta di sindacati e dipendenti

La delocalizzazione della Kerr Dental, che prevede il licenziamento di un centinaio di dipendenti, era stato annunciato in luglio. Ieri il sindacato OCST e una parte dei dipendenti hanno inscenato un sit-in di protesta a Bioggio per contestare le condizione di uscita - definite decisamente poco generose - concesse ai collaboratori che, a scaglioni, stanno perdendo il posto di lavoro. I primi licenziamenti sono avvenuti in dicembre, altri diverranno effettivi nei prossimi giorni. Gli ultimi avverranno nel corso dell’anno. Altri cento posti stanno saltando anche alla TE Connectivity, sempre di Bioggio, che è parte dello stesso gruppo con base negli Stati Uniti. Società sane, ci spiega Giovanni Scolari di OCST, e che ancora oggi vantano un volume di affari e ordinazioni davvero notevoli.
Formare il proprio sostituto
Lo sconforto dei dipendenti («Ci hanno concesso poco più del minimo», ci ha confermato una di loro) è dovuto anche al fatto che proprio in questi giorni alla Kerr è giunto del personale proveniente dall’Italia e dalla Repubblica Ceca, paesi in cui l’azienda trasferirà la produzione. E i dipendenti di Bioggio hanno il compito di formarli. Formare coloro per cui sono stati licenziati. Che prenderanno il loro impiego. Cose che succedono sempre più spesso nel mondo del lavoro. Kerr andrà in Italia e in Cechia, TE Connectivity in Spagna.