Ascona

San Clemente, un modello di residenza per anziani

Inaugurato il Centro diurno Pro Senectute all'interno del complesso abitativo che dispone di una sessantina di appartamenti riservati alla terza età – De Rosa: «Questi sono luoghi preziosi per la comunità, ricchi di opportunità e proposte che sostengono le persone più fragili e i loro familiari»
© CdT/Chiara Zocchetti
Mauro Giacometti
07.12.2022 06:00

Un’inaugurazione in differita, quella del Centro diurno Pro Senectute di Ascona che ha trovato posto all’interno della Residenza per anziani San Clemente in via Ferrera, una sessantina di appartamenti di 2,5 e 3,5 locali privi di barriere architettoniche che ospitano pensionati autosufficienti. La pandemia, quasi tre anni fa, aveva interrotto la festa sul più bello. Quindi doppiamente sentita ed apprezzata ieri la cerimonia ufficiale di apertura del Centro diurno gestito da Pro Senectute (battezzato dai frequentatori, tramite un sondaggio, «Alcentrodì» - il nono in Ticino, alla presenza di oltre un centinaio di anziani, dei responsabili e volontari della struttura, di autorità comunali e della Fondazione San Clemente che ha permesso di concretizzare questo luogo di accoglienza e di riferimento per la terza età di Ascona.

Meglio se a domicilio

Un modello, quello delle residenze per anziani autosufficienti e dei centri diurni che li affiancano, che va nella direzione tracciata dalla pianificazione cantonale delle strutture e dei servizi per la terza età che nel gennaio prossimo approderà in Gran Consiglio. Il consigliere di Stato e direttore del Dipartimento sanità e socialità Raffaele De Rosa, invitato alla cerimonia, ha infatti ribadito che l’obiettivo del Cantone per i prossimi dieci anni è quello di favorire il più possibile il mantenimento nella propria casa degli anziani, «rafforzando quei servizi come le cure a domicilio e plaudendo all’attività dei centri diurni che favoriscono le relazioni sociali, dove si offre consulenza, si organizzano attività e si promuove la salute», ha detto. «I centri diurni sono luoghi preziosi, ricchi di opportunità e di proposte che sostengono soprattutto le persone più fragili e i loro familiari, permettendo a tutta la comunità di crescere e di rafforzare il senso di appartenenza», ha sottolineato De Rosa.

Il ruolo della Fondazione

Gli stessi concetti di servizio alla comunità degli «anta», peraltro sempre più numerosa, espressi con un certo orgoglio dai promotori del Centro diurno, vale a dire il presidente della Pro Senectute Carlo Denti, il direttore della Residenza San Clemente Graziano Duca e dal presidente della Fondazione San Clemente, don Massimo Gaia, che ha benedetto la struttura. Non è mancato il saluto del sindaco di Ascona, Luca Pissoglio, che nel leggere uno dei bigliettini appesi al soffitto, scritto dagli ospiti, ha colto lo spirito di accoglienza della struttura: «Qui ho trovato ascolto, felicità e ottime torte».