Mendrisio

Scarica di fulmini su Cerutti: «Mi scuso per l’accaduto»

L’annuncio del mancato acquisto delle reti AIL in alcuni quartieri ha scombinato il voto sul Preventivo AIM in Consiglio comunale – Numerose critiche al capodicastero, anche da parte del Municipio, e richieste di togliergli l’incarico
Il cielo sopra il dicastero AIM non sembra per nulla sereno. ©Gabriele Putzu
Lidia Travaini
18.01.2023 23:09

È un capo dicastero AIM «malconcio» e sempre più solo quello che ha lasciato a tarda sera la sala del Consiglio comunale di Mendrisio. Massimo Cerutti è finito nel mirino di un po’ tutti: commissari della Gestione, gruppi politici (compreso il PLR di cui fa parte) e Municipio. «No ma Massimo…», ha cercato a un certo punto di interromperlo il sindaco Samuele Cavadini. Per poi aggiungere alla fine del lungo intervento di Cerutti: «Quanto detto dal capodicastero AIM non è interamente condiviso con il Municipio e quindi Cerutti se ne prende la responsabilità». Come se non bastasse, a diverse riprese è anche stato chiesto (e da più parti) di togliere al municipale PLR la responsabilità del dicastero AIM.

«A 5 minuti da mezzanotte»

Ma come si è arrivati a questo punto? Sul tavolo, da approvare, c’era il Preventivo 2023 delle Aziende Industriali di Mendrisio (AIM); un preventivo che tratteggia cifre rosse per 757.400 franchi e che la Commissione della gestione, seppur esprimendo alcune perplessità, invitava ad accogliere all’unanimità (con riserva da parte dei due rappresentanti del gruppo Lega-UDC-UDF).

Chi si aspettava un voto scontato e tranquillo in Consiglio comunale però si sbagliava di grosso. Perché «a cinque minuti da mezzanotte» – come è stato sottolineato in sala – dall’armadio è «saltato fuori uno scheletro» – anche queste parole sentite stasera –: il 10 gennaio il dicastero AIM ha informato la Gestione che il previsto trapasso delle reti AIL, un’operazione da oltre 10 milioni di franchi che faceva parte del Preventivo, era slittato. L’acquisto e l’integrazione operativa e gestionale delle reti elettriche delle AIL dei quartieri di Besazio, Capolago, Meride e Tremona previsti il 31 dicembre non ci sono quindi stati. E per il 2023 non se ne farà niente. La conseguente proposta del capodicastero è stata l’integrazione nel preventivo di alcuni emendamenti, così da poter votare lo stesso il messaggio in seduta.

Questa però per molti è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e stasera in sala si è assistito a un dibattito che, una volta concluso, il consigliere comunale Maurizio Agustoni (Il Centro) ha definito «uno spettacolo imbarazzante», colmo anche di personalismi. «E non è la prima volta. Sono a disagio», ha aggiunto prima di essere applaudito.

Messaggio di aggiornamento

Uno dei primi consiglieri comunali a prendere la parola è stato Luca Pestelacci (PLR), che si è espresso a titolo personale: «In soli due anni il dicastero ha bruciato 3 milioni di franchi, ma tanto si darà la colpa alla guerra e alla pandemia. Ancora il 23 novembre in Commissione ci era stata confermata la data del trapasso delle reti. Ma cosa è successo? Si voleva fare lo slittamento a preventivo approvato? Dimostriamo responsabilità, i veri problemi dei cittadini sono legati a questo dicastero». Dubbi su quanto detto (o non detto) ai commissari della Gestione sono stati espressi anche da Massimiliano Robbiani (Lega-UDC-UDF): «Non ci è stata detta la verità, siamo un po’ stufi di sentire bugie. Lo dico da due anni e ora i fatti lo dimostrano, qualcosa che non va nel dicastero c’è». L’Alternativa ha rinunciato a un intervento politico, ma Claudia Crivelli Barella a inizio seduta ha anticipato quanto sarebbe successo di lì a poco. La Gestione, in accordo con il Municipio, ha presentato un emendamento con cui chiede un messaggio di aggiornamento del preventivo AIM entro 30 giorni, affinché il mancato trapasso delle reti AIL sia inglobato nella previsione annuale. Emendamento accolto sostanzialmente all’unanimità (i due rappresentanti della Lista civica si sono astenuti). Così come il Preventivo AIM (con le stesse astensioni).

Le risposte di Cerutti

Ma torniamo al dibattito perché Cerutti ha risposto alle domande e alle critiche con un intervento lungo, articolato e tecnico. Un discorso nel corso del quale si è anche scusato più volte: «Ci scusiamo per il ritardo e per non essere stati totalmente trasparenti in Gestione – ma vi assicuro che se vi presento tutte queste cifre è perché le cose le abbiamo sotto controllo». Cerutti ha elencato date, numeri, incontri, risoluzioni e parlato di un problema con i contatori che ha impedito il trapasso totale delle reti. Un disguido che ha implicato il mancato acquisto perché «una forma ibrida non è possibile» nemmeno per un anno, «ma sul preventivo peserà poco». E ha anche assicurato in merito a strategie presenti e future, così come sui progetti in corso che continuano (in particolare quello sul teleriscaldamento).

Ma la sua spiegazione non ha convinto appieno, né la sala che l’ha accolta con brusio, né il Municipio. Il sindaco infatti ha preso la parola dopo di lui, distanziandosi in parte da quanto detto, e riassunto l’accaduto con parole sue. Delle spiegazioni che sono state accolte con gratitudine dalla sala e con la speranza, che il messaggio di aggiornamento porti chiarezza e collaborazione tra tutti in futuro.

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