Ticino

«Scrivete nella camera dei vostri figli: tutto ciò che è comodo è stupido»

Lo psichiatra Paolo Crepet protagonista di una serata a Monte Carasso dove si è parlato del futuro dei giovani e delle aspettative dei genitori
©Chiara Zocchetti
Mattia Sacchi
21.09.2022 08:50

Il futuro dei giovani, di fronte alle aspettative dei genitori, al centro della conferenza di ieri sera all’ex convento di Monte Carasso, organizzata dal Team Ticino in collaborazione con la città di Bellinzona e il gruppo del Corriere del Ticino. Protagonista della serata il dottor Paolo Crepet, noto psichiatra e scrittore che, assieme a Prisca Dindo, ha tenuto una vera e propria «lezione di sogni», per parafrasare il titolo del suo ultimo libro. «Un genitore che esalta eccessivamente il proprio figlio non sta peccando di troppo amore, mostra solo stupidità – spiega Crepet -. Non si farà il suo bene e anzi, con ogni probabilità affosserà il suo talento, dando valore solo all’exploit e non al percorso formativo del giovane». Questo non solo nello sport ma anche in tutti gli ambiti della vita, come spiega lo psichiatra torinese: «Viviamo in una società dove si pretende di essere dei vincenti cronici, di avere costanti certezze. Ma a me loro fanno pena: le persone intelligenti sono quelle che si pongono dubbi, che sono in grado di accettare le sconfitte e trarne lezioni. I grandi della storia, anche di fronte ai successi, si sono posti grandi domande, hanno riconosciuto le proprie debolezze: e questa è la cosa più affascinante delle loro personalità, quello che li ha fatti diventare immortali».

Nella sua lectio magistralis, Crepet ha dato un suggerimento al pubblico che ha riempito la sala gremita dell’antico convento delle Agostiniane: «Scrivete nella camera dei vostri figli, ma già che ci siete anche nella vostra, «Tutto ciò che comodo è stupido». È una frase che diceva Peter Blake, leggendario velista che era uno dei miei eroi di infanzia, e che ho fatto mia. Accompagnate i vostri figli nelle difficoltà, senza nascondere le fragilità ma affrontandole: aggirare gli ostacoli è da mediocri». E credendo in loro, senza la fretta di giudicarli vincenti o perdenti: «Se mio padre mi avesse valutato per i miei primi risultati, sportivi e scolastici, sarebbe stato un disastro. Io nacqui brocco! – commenta sorridendo lo psichiatra e scrittore – È proprio nel momento in cui sembra andare tutto male che bisogna credere nei propri figli, troppo facile farlo quando le cose vanno bene». Perché il talento, quello vero, alla fine emerge: «Nell’immediato vince il furbetto, ma la vita è una maratona e si arriva in fondo solo se ci si è allenati a farlo. Per questo, se siete pronti a impegnarvi e a fare sacrifici, non smettete mai di credere nell’impossibile».

Poco prima dell'evento Paolo Crepet, che ha recentemente pubblicato il suo libro «Lezioni di sogni», si è fatto intervistare dal Corriere del Ticino.