Consiglio comunale

Seguita la via del Municipio: giù il moltiplicatore a Chiasso

Accolta con 25 voti favorevoli e 16 contrari la proposta dell’Esecutivo di ridurre la pressione fiscale dal 90 all’88% - Il sindaco Arrigoni: «Il nostro obiettivo è andare verso l’85%» - Approvato il Preventivo 2023
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
23.01.2023 22:15

È un dilemma opposto a quello affrontato 7 giorni fa dai consiglieri comunali di Mendrisio quello su cui ha dovuto chinarsi questa sera il Legislativo di Chiasso. Diminuire o no la pressione fiscale di 2 punti percentuali (dal 90 all’88%)?

A prevalere, dopo una discussione a tratti vivace, a tratti disordinata e a tratti aggressiva, è stato il fronte dei favorevoli alla diminuzione. Una scelta oseremmo dire prevedibile, alla luce della spaccatura che si era creata in Gestione tra i pro e i contro la proposta del Municipio. Da una parte i commissari di PLR e Lega favorevoli alla diminuzione, che hanno sottoscritto il rapporto di maggioranza. Dall’altra i commissari de Il Centro e US-I Verdi, firmatari del testo di minoranza. Una spaccatura che in Consiglio comunale si rifletteva in schieramenti di 27 persone per PLR e Lega e 18 per Il Centro e US-I Verdi. Oggi le assenze erano poche (41 i presenti), quindi la divisione proporzionalmente simile. Il preventivo è stato accolto, nel suo complesso, con 34 sì e 7 astensioni. La proposta di abbassare la pressione fiscale con 25 sì e 16 no.

La spaccatura e il dibattito

A spaccare la Gestione, e a monte le forze politiche chiassesi, era stata la volontà o meno di avere fiducia nell’ottimismo espresso dal Municipio in merito alla situazione economica della cittadina di confine che, a detta del sindaco, sta vivendo una «tendenza positiva, inerente una serie di nuove attività che si stanno insediando e altre interessate a insediarsi, con una crescente richiesta di spazi commerciali», si leggeva nel rapporto di maggioranza ed è stato ribadito in aula da Luca Bacciarini (PLR). «Siamo convinti che chiedere un ulteriore sforzo economico al cittadino senza aver fatto a propria volta lo sforzo di contenere le spese non è giustificato - ha invece detto Claudio Schneeberger (Lega) -. Noi crediamo che questa diminuzione sia un chiaro messaggio politico di cambiamento, ma deve essere solo un inizio, auspico che nei prossimi anni la pressione fiscale possa scendere di 5-10 punti percentuali».

Moltiplicatore e aggregazione

L’ottimismo municipale non è bastato per convincere Il Centro e l’alleanza rossoverde della bontà della proposta di abbassare il moltiplicatore. Un fronte che già nel rapporto di minoranza scriveva che «la paventata maggiore attrattiva di Chiasso per le aziende sembra molto chimerica. Con una diminuzione di 2 punti percentuali, Chiasso avrebbe ancora il moltiplicatore più alto rispetto ai Comuni limitrofi», parole del relatore Omar Trapletti (US-I Verdi), che ha anche messo in dubbio l’utilità della mossa in ottica aggregativa. Un dubbio non espresso solo da lui: «Un abbassamento del moltiplicatore da parte si Chiasso non sarebbe necessariamente visto di buon occhio dagli altri Comuni toccati dal progetto; un Comune solido finanziariamente è più importante», ha sottolineato Amedeo Mapelli (Il Centro).

Più severo l’intervento di Denise Maranesi (US-I Verdi) che ha lasciato intendere che la mossa di proporre l’abbassamento della pressione fiscale possa avere fini elettorali, in vista delle Comunali dell’anno prossimo: «Il Municipio ha la tolla di presentare un messaggio con un disavanzo d’esercizio e proporre anche di ridurre il moltiplicatore, è mossa folle, un attentato ai principi di buon governo e di prudenza».

Preoccupazioni condivise

Gli altri punti fondamentali del Preventivo 2023 hanno sostanzialmente trovato l’accordo di tutti. Perché ad allineare le forze politiche è stato soprattutto un sentimento di preoccupazione: ad esempio per il costante aumento del fabbisogno, «che ormai sembra fuori controllo», si leggeva nel testo di maggioranza (ma è stato ricordato anche in sala, da più parti) prima di invocare una «strategia per il contenimento delle spese», a partire da quelle per il personale. Ma anche per il continuo aumento dei debiti «che hanno raggiunto la preoccupante soglia dei 100.000 franchi», si evidenziava nel testo.

Prima del voto la parola è passata al sindaco. Tra le indicazioni fornite il carattere prudenziale che coinvolge molte stime (molte cifre quindi a Consuntivo potrebbero migliorare), e l’intenzione di dar seguito alla diminuzione della pressione fiscale decisa ieri: «L’obiettivo è andare verso l’85%».