Lanzo d'Intelvi

Serve una decina di milioni per riattivare la funicolare

Tanto ha concluso lo studio di fattibilità fatto stilare dal Comitato che dal 1977 si batte per la riapertura: la palla ora è nel campo di Regione Lombardia - Il primo «Open Day» dedicato all’impianto ha richiamato centinaia di persone
In attesa di ripartire da oltre quarant'anni. ©Gabriele Putzu
Federico Storni
17.08.2022 18:23

«C’è una patologia che si chiama "funicolite". È contagiosissima. Noi del Comitato l’abbiamo in forma acuta e spero che il vaccino non lo inventino mai». È con queste parole che ieri al Belvedere di Lanzo d’Intelvi il presidente del Comitato promotore per il ripristino della funicolare Lanzo-Santa Margherita di Valsolda, Adalberto Piazzoli, ha chiuso il suo intervento di saluto in occasione del primo «Open Day» dedicato all’impianto di risalita. Una prima che si è rivelata partecipata: alcune centinaia le persone che sono accorse per l’occasione al Belvedere, oltre ai sindaci di Valsolda e Alta Valle Intelvi, e a dei rappresentanti della Società Navigazione del Lago di Lugano (SNL). Segno che la «funicolite» nella zona è tutt’altro che rara.

Un sforzo pluridecennale

È da decenni ormai che il Comitato si batte per la riapertura della funicolare, e non è mai stato così vicino al suo obiettivo. Per diversi anni è stato impegnato in cause per decidere di chi fosse la proprietà dell’impianto dopo la sua dismissione nel 1977: una situazione che si è risolta solo nel 2011 con la sua assegnazione alla Regione Lombardia. Da allora il Comitato ha ottenuto fondi per redigere studi di prefattibilità. L’ultimo, che ha dato preavviso positivo alla ristrutturazione della funicolare, ha indicato un investimento di 9,3 milioni di euro per portarlo a termine, di cui 6-7 per ripristinare l’impianto e il restante per restaurare le stazioni di partenza e arrivo. Cifra che, ha detto ieri un ingegnere, è oggi però già cresciuta a causa dell’attuale prezzo di diversi materiali.

La riapertura non è in ogni caso imminente. Il progetto è sul tavolo dell’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombadia Claudia Maria Terzi. Il Comitato per il ripristino auspica di ricevere buone notizie entro fine anno, anche perché la Regione ha già investito nel ripristino di impianti simili. Il prossimo passo - in caso di luce verde - è la stesura di un progetto definitivo ed esecutivo.

Il ruolo della SNL

Fra i partner dell’evento di ieri vi era la SNL, per ragioni sia storiche che attuali. Fu proprio la SNL a dare grande impulso alla concretizzazione di un’idea che ormai circolava da qualche anno. Oltre a garantire il collegamento via lago alla partenza della funicolare a Santa Margherita - poco distante dalle Cantine di Gandria, la SNL fu anche azionista della «Società Anonima della Ferrovia Funicolare per Belvedere di Lanzo d’Intelvi», la cui convenzione fu firmata nel 1906 a Lugano. Di più: fu la SNL che assunse l’esercizio della funicolare. SNL che ancora oggi ha un interesse verso l’impianto, tanto da aver già espresso l’intenzione di riattivare l’attracco a Santa Margherita e ripristinare le corse qualora la funicolare ripartirà.