Processo

Sevizie, botte e violenze contro la moglie

Si è aperto oggi il dibattimento in Appello a carico di un uomo del Sopraceneri che alle Assise Criminali era stato condannato a 8 anni di carcere - È accusato anche di tentato omicidio intenzionale
Alan Del Don
02.12.2025 08:54

Le tesi, vi è da credere, non cambieranno di una virgola, essendo un processo indiziario. Accusa e difesa si confronteranno nuovamente, da oggi, nel dibattimento bis a carico di un marito del Sopraceneri accusato di aver sottoposto l'allora moglie - per una decina d'anni - a sevizie, botte e violenze. In prima istanza, di fronte alla Corte delle Assise criminali presieduta dall'allora giudice Mauro Ermani, il 28 novembre 2024 l'uomo era stato condannato a 8 anni di carcere ed a 10 di espulsione dalla Svizzera

Il lungo elenco dei reati

Il cittadino straniero deve rispondere dei reati di tentato omicidio intenzionale ripetuto (in subordine ripetute lesioni gravi); ripetuta esposizione a pericolo della vita altrui e ripetute lesioni semplici qualificate; tentate e ripetute lesioni gravi; coazione ripetuta e tentata e consumata violenza carnale; reiterate e qualificate vie di fatto; ripetuta minaccia; violazione del dovere d’assistenza o educazione; consumata e tentata truffa qualificata; ripetuta falsità in documenti; e ripetuta contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti.

Le parti e la Corte

L'uomo è difeso dall'avvocatessa Elisa Lurati (la quale un anno fa si era battuta per il proscioglimento: l'imputato ha poi fatto Appello), mentre l'accusa è sostenuta dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, che nel primo dibattimento aveva chiesto 18 anni di detenzione e 15 di espulsione. La Corte di appello e di revisione penale di Locarno è presieduta da Angelo Olgiati affiancato dai giudici a latere Matteo Galante ed Ilario Bernasconi nonché dagli assessori giurati.

Com'era andata un anno fa

In primo grado l'imputato era stato assolto dal reato più grave, quello di tentato omicidio intenzionale, mentre gli altri capi di imputazione erano stati confermati. Sull'arco di oltre dieci anni (dal 2010 al 2023) il marito ha commesso violenze di ogni tipo (verbali, fisiche e sessuali) nei confronti dell'allora moglie. Soprusi culminati - secondo la pp Tuoni - addirittura in tentativi di omicidio. Il processo dovrebbe durare un giorno. La sentenza verrà poi comunicata alle parti prima di Natale.

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Condannato a 8 anni di carcere e a 10 di espulsione il marito che si è comportato «da padrone assoluto» nei confronti della moglie – La Corte non ha ritenuto a suo carico il reato di tentato omicidio, bensì quelli di violenza carnale, coazione sessuale e di lesioni gravi – L'accusa aveva chiesto una condanna a 18 anni di carcere – La difesa invece si era battuta per il proscioglimento