Lugano

Si sta per svelare il cuore di Cornaredo

In arrivo la pianificazione del comparto B1a che farà tabula rasa dell’esistente - Sarà possibile edificare case alte fra i trenta e i sessanta metri - Nell’area sorgerà anche un nodo intermodale comprensivo del capolinea del tram-treno e di un parcheggio da mille posti
© Ti-Press / Alessandro Crinari
Federico Storni
26.09.2022 06:00

La presidente dell’Agenzia NQC e municipale di Lugano Cristina Zanini Barzaghi l’ha definito «il futuro cuore pulsante del quartiere», e non è stata la prima a farlo. Ancora qualche settimana e sapremo come sarà, questo cuore.

Parliamo del quadrilatero (grossomodo) compreso tra la pista di ghiaccio - che è esclusa da questa pianificazione - e il tratto di via Sonvico che porta verso l’incrocio per Trevano. Il confine est del quadrilatero è invece oggi più difficile da immaginare (aiutano le modine posate negli scorsi giorni), in quanto il tratto di via Sonvico fra l’incrocio con via Chiosso e quello del Cinestar in futuro sarà spostato verso il Cassarate, passando «sopra» l’attuale sede del DSU. Il comparto B1a - questo il suo nome - si estenderà dunque fino a buona parte dell’attuale parcheggio delle TPL.

Lo sviluppo pianificatorio di questi giorni è di grande interesse per tre motivi: si tratta di un Piano di quartiere, quanto verrà proposto rivoluzionerà l’aspetto del comparto (in teoria dell’esistente verrà fatto tabula rasa), e nell’area è previsto un nodo intermodale che comprende quello che sarà il più grande parcheggio di Lugano.

Nel dettaglio

Partiamo dal Piano di quartiere, uno strumento che obbliga a progettare non il singolo edificio ma l’intera area, per evitare che ognuno faccia quel che vuole e che il risultato sia «urbanisticamente valido». In questo caso in particolare, ciò ha obbligato a mettere d’accordo due entità con interessi ben diversi. Da un lato le AIL - che hanno anche operato una permuta di terreni con la Città per agevolare la pianificazione - e dall’altro una SA, Res Building.

Saranno loro a disegnare il «cuore» del quartiere. E, se per i dettagli dovremo aspettare la pubblicazione a inizio ottobre del Piano di quartiere, le regole del comparto qualcosa già ci rivelano. In particolare edifici alti non meno di trenta e non più di sessanta metri, spaziati di almeno dodici. Conterranno al massimo il 10% di residenziale, oltre ad attività amministrative, commerciali (ma non supermercati), alberghiere e sportive. In altre parole, se si passerà dalla carta al cantiere, dell’esistente resterà in piedi ben poco.

Il Piano di quartiere, infine, dovrà disegnare il nodo intermodale. Questo, oltre a fare da centro nevralgico per il trasporto su gomma nell’area, dovrà anche fungere da capolinea del prolungamento del tram-treno dal centro città fino, appunto, a Cornaredo, lungo il Cassarate. E dovrà anche prevedere un parcheggio sotterraneo da mille posti. Seicento a P+R e «al massimo» quattrocento al servizio degli insediamenti di quartiere. Sarà il più grande di Lugano.

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