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Tentativo di evasione e rivolta al Bassone di Como: detenuto in codice rosso

Lo stato di emergenza è rientrato poco dopo le 19, mentre due agenti sono stati portati in ospedale in condizioni non gravi
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Red. Online
13.11.2025 21:33

Sirene, lampeggianti e un continuo viavai di ambulanze. Alta, altissima tensione al Bassone, carcere di Como, dove una parte della Polizia penitenziaria è finita sotto il controllo di un gruppo di detenuti. Nel giro di pochi minuti, l'area attorno alla casa circondariale, riferiscono i media italiani, si è riempita di Vigili del Fuoco, ambulanze, un'automedica e varie pattuglie della Polizia. Sono stati pure schierati decine di agenti in tenuta antisommossa, pronti a intervenire. Altri si sono aggiunti con il passare dei minuti.

Secondo le prime ricostruzioni, già in mattinata si sarebbero verificate tensioni. Nel corso del pomeriggio, la situazione è sfuggita di mano con la presa in ostaggio di un agente della Polizia penitenziaria da parte di alcuni detenuti. Due agenti sono stati portati in ospedale: le loro condizioni, a quanto si apprende, non sarebbero gravi. Un detenuto invece è stato portato in ospedale in codice rosso. Avrebbe subito un trauma toracico dopo essere rimasto schiacciato tra le ante di un cancello. Gennarino De Fazio, segretario generale della UILPA Polizia penitenziaria, in una nota ha spiegato che «in mattinata sarebbe stato sventato anche un tentativo d’evasione». Quanto accaduto «si è risolto in tempi brevissimi, grazie al tempestivo ed efficace intervento del personale del Corpo di Polizia penitenziaria, che ha agito immediatamente riportando la situazione sotto controllo senza ulteriori criticità» ha reso noto dal canto suo il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.

Dopo le 19 lo stato di emergenza, scrive fra gli altri il portale Qui Como, è rientrato. La casa circondariale di Como è in cima alle classifiche relative al sovraffollamento delle carceri italiane. Gli ultimi dati disponibili, risalenti a luglio, davano conto della presenza di 424 detenuti a fronte di una capienza ferma a quota 265. «Il sistema penitenziario – si legge sempre nella nota di De Fazio – continua a versare in profondissima emergenza, che perdura da troppo tempo, senza che neppure si intravedano misure idonee a fronteggiarla compiutamente».