Terrazze di bar e ristoranti, Locarno riduce le tasse

Una boccata d’ossigeno per gli esercenti della Regina del Verbano. La porta con sé la revisione totale dei vetusti regolamenti sull’uso del suolo pubblico approvata lunedì sera dal Consiglio comunale di Locarno. Revisione che, oltre a migliorare e rendere più efficiente la regolamentazione attuale che riguarda anche altri attori economici, riduce le tasse a carico dei titolari di bar e ristoranti per le terrazze dei loro locali che occupano, appunto, il suolo pubblico. E questo per consentire a Locarno di rafforzare la sua vocazione, diventando sempre più una città viva tutto l’anno e non solo in occasione dei grandi eventi. Il calcolo di quanto i singoli devono sborsare si basa, oltre che sul tipo di ingombro (tende, ombrelloni, insegne), anche sulla durata del permesso e sul valore al metro quadrato moltiplicato per la superficie. Un parametro - quest’ultimo - che varia a seconda delle zone in cui si trovano gli esercizi pubblici, zone che passeranno da tre a quattro. Man mano che ci si allontana dal centro, la tassa diminuisce. Non ha avuto fortuna l’emendamento proposto dalla Sinistra unita per l’inserimento di una norma che eviti la possibilità data al Municipio di concedere l’esenzione del pagamento da parte di imprese a scopo di lucro in occasione di eventi di grande portata: la maggioranza del plenum lo ha infatti bocciato.
Due strade da riqualificare
Il consiglio comunale ha poi dato luce verde al credito di 316.000 franchi per la progettazione della riqualifica degli assi urbani di via Varesi e via Balestra. Gli obiettivi principali sono migliorare la qualità dello spazio pubblico e favorire la mobilità lenta. Via Balestra diventerà la strada principale di collegamento con il futuro ecoquartiere del comparto ex Macello-Gas, mentre via Varesi ospita la scuola media cantonale, frequentata da centinaia di studenti. La progettazione sarà affidata a studi d’ingegneria selezionati tramite concorso, con il supporto di un architetto per gli aspetti urbanistici. L’obiettivo è di avviare i lavori, che prevedono un investimento complessivo di oltre 5 milioni di franchi, entro l’autunno del 2026. All’ordine del giorno figuravano poi anche l’approvazione del regolamento comunale per la concessione di ecoincentivi ed il credito 221.000 franchi per la riqualifica integrale del bosco ai Saleggi.
«Incarniamo lo spirito di Locarno»
«Vorrei una Locarno che creda nei giovani, che li coinvolga in progetti condivisi, che ascolti la loro voce in un momento storico in cui l’adolescenza è messa a dura prova. Vorrei una Locarno più accessibile, dove le barriere architettoniche non siano mai un ostacolo alla dignità e alla libertà di movimento». Sono questi gli auspici di Nadia Mondini, (esponente del Partito comunista per il gruppo della Sinistra unita) che ad inizio seduta è stata eletta per acclamazione alla presidenza del Consiglio comunale. Succede alla leghista Valérie Camponovo. Quale vicepresidente è stata eletta Yvonne Ballestra Cotti (Il Centro). La neo presidente del Legislativo ha dichiarato di assumere con grande emozione la carica in quanto è stata designata a svolgere questo prestigioso mandato nell’anno in cui si celebra il centenario del Patto di Locarno. Era infatti l’ottobre del 1925 quando la città ospitò le delegazioni delle principali potenze europee.
Invocato il rispetto reciproco
In un continente ancora scosso dalla guerra, sulle rive del Verbano si firmò l’impegno a risolvere i conflitti con la diplomazia, non con le armi. «Da allora - ha rammentato Mondini - si parla di «spirito di Locarno»: una visione che crede nella forza dell’incontro, nella costruzione della fiducia, nel coraggio di lasciare spazio al compromesso anziché al conflitto. È questo spirito che vorrei riportare oggi al centro del nostro agire politico: non come retorica, ma come scelta concreta, quotidiana», ha sottolineato la prima cittadina augurandosi la fine delle guerre e la difesa dei più deboli, soprattutto dei bambini, «in nome della nostra Locarno, città della Pace». Tutti noi, ha proseguito Mondini, possiamo incarnare quello spirito promuovendo il dialogo tra posizioni diverse, difendendo il diritto all’ascolto e mantenendo vivo il rispetto reciproco. «Se Locarno è stata un tempo ponte tra nazioni, può continuare oggi a essere modello di coesione tra generazioni, categorie sociali, quartieri e realtà diverse della nostra città».
All'inizio dei lavori del plenum consiliare, oltre che con il rinnovo dell’Ufficio presidenziale di cui abbiamo detto poc'anzi, vi è stato anche con l’ingresso nel Legislativo cittadino di Ariele De Stephanis (Verdi e Indipendenti) in sostituzione di Pier Luigi Zanchi che lascia il consesso a causa del cambiamento di domicilio.