Tre cose che forse non sapevate della storia politica di Lugano

Ventiquattro sindaci in 213 anni hanno regalato anche diverse curiosità - Dal sostenitore del Regno d'Italia all'indomito combattente, qualche aneddoto
Red. Online
John Robbiani
20.01.2016 06:00

LUGANO - Nel 1803 Lugano e i suoi 5.000 abitanti tennero le prime elezioni per la poltrona di sindaco, poco dopo il momento in cui Napoleone creò il Ticino con l'Atto di Mediazione. Da allora è passata diversa acqua sotto i ponti e alle persone che negli anni hanno governato la città sono accadute diverse cose. Le abbiamo raccolte in una pagina speciale in edicola oggi con il Corriere del Ticino. Qui, invece, abbiamo estrapolato tre curiosità (ok, quattro).

1) Il primo sindaco di Lugano fu Francesco Capra (1803-1813), non proprio un fervente nazionalista confederato: nel periodo dell'occupazione italiana nel 1810 si era detto convinto sostenitore all'annessione del Sottoceneri al Regno d'Italia.

2) Giacomo Luvini Perseghini fu sindaco di Lugano per ben 32 anni (1830-1862). Avvocato, fu però soprattutto uomo di guerra. Il colonnello Perseghini fu prima rivoluzionario, scacciando da Locarno - capitale temporanea del Ticino - il Governo che voleva espellere i Ciani nel '49; poi controrivoluzionario nel '51. Non pago, durante la guerra del Sonderbund guidò le truppe ticinesi che vennero sconfitte ad Airolo. Alla Città invece lascio gli stabili amministrativi in Piazza della Riforma: fu lui che decise di costruirli nel '41.

3) Gli stabili, tuttavia, non erano pensati per il Municipio, bensì per il Governo. Lugano era in lizza per diventare la capitale del Cantone, ma alla fine l'onore andò a Bellinzona. In Piazza della Riforma entrò allora l'Esecutivo. Il Governo prima era invece solito trovarsi a Villa Ciani (allora Villa Farina). Questa però fu venduta a Bernardo Vanoni, già sindaco di Lugano tra il 1827 e il 1830.

Bonus: Dei 24 sindaci di Lugano in 213 anni, cinque sono morti in carica. Il decesso che suscitò più clamore fu quello di Paride Pelli (padre di Erasmo), anche importante procuratore pubblico, che ebbe un malore e spirò durante un processo di alto livello che presiedeva, pochi mesi dopo essere stato rieletto e dopo aver guidato la città per più di vent'anni (1947-1968).

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