Luganese

Un candidato, all’improvviso: l’inattesa elezione di Grancia

Il Municipio uscente occhieggiava le tacite, ma a sorpresa è stata depositata e confermata una seconda lista: «Non voglio creare casino, ma un po’ di fastidio sì» – Il sindaco: «Se tutti voteranno in modo corretto non ci saranno sorprese»
©Gabriele Putzu
Federico Storni
12.02.2024 06:00

Tutto faceva pensare, lunedì 22 gennaio alle 16.50, che a Grancia le elezioni sarebbero state tacite, come quasi sempre. Il Municipio uscente - composto da esponenti di una lista civica e del PPD - constatato di lavorare in armonia da otto anni aveva addirittura proposta una lista unica composta dai cinque uscenti anziché - come quattro anni fa - due liste separate ma con i candidati «contati giusti» per non andare alle urne. Alle 17, però, in Cancelleria è arrivato Nicola Paulus, candidato unico della lista «Forza Grancia». Lista che in paese nessuno aveva visto arrivare. «Dall’espressione del segretario comunale ho capito che non se lo aspettava - dice Paulus. - D’altronde lo sapeva solo mia moglie. Non l’avevo detto neanche a mia sorella, che siede in Consiglio comunale ed è candidata per l’altra lista. Come l’ha presa? Si è un po’ arrabbiata e mi ha sgridato, anche perché l’ha appreso da un "suo" municipale che l’ha chiamata per chiederle di farmi tornare sui miei passi dato che il processo genererà costi per il Comune e che un posto in Consiglio comunale me lo trovavano. Ma io ambisco al Municipio».

«Sono arrivato un pelo lungo»

A Grancia si andrà dunque a votare. Paulus non ha ritirato la sua candidatura, ed essa lunedì scorso è diventata definitiva. Nel frattempo ha (ovviamente) fatto pace con la sorella e non ha avuto contatti diretti con quelli che saranno i suoi avversari alle urne. Quarantuno anni, padre di tre figli, di professione poliziotto e residente in paese da quasi vent’anni, Paulus precisa che la sua - chiamiamola così - imboscata è stata un po’ frutto del caso - «Sono arrivato un pelino lungo coi tempi perché non sono molto pratico di queste cose. Se mi fossi organizzato meglio avrei potuto trovare altri candidati, ma alla fine va bene così, perché è una cosa che mi sono messo in testa di fare io». La sua, inoltre, non è una candidatura di rottura. Non vi è alla base una forte avversione per come venga gestito oggi il Comune: «Grancia è una bella realtà e funziona alla grande, i cittadini sono contenti. Non è mia intenzione fare casino, piuttosto un po’ di fastidio. Ma piccolo. Alla fine sarà uno contro cinque».

«Se non va ci riproverò»

Se va tutto bene - chiediamo - non era più semplice bussare dagli altri e mettersi a disposizione? «Io ambisco al Municipio, e non credo che mi avrebbero semplicemente dato un posto. Poi è da diversi anni che le elezioni sono tacite e la mancanza di cambiamento porta con sé il rischio che si sviluppino automatismi non per forza positivi per la crescita del Comune e con questo mio agire spero di portare un po’ d’innovazione». Quindi non va tutto bene. «Funziona tutto e i municipali in carica sono validi e competenti, ma credo di poter dare quel qualcosa in più in particolare nell’ambito della sicurezza, dove posso far valere la mia esperienza».

Dietro alla candidatura di Paulus vi è poi una motivazione più personale e ampia rispetto alle dinamiche comunali, legata ad alcuni episodi lavorativi e al suo essere padre: l’aver identificato nella politica una possibile strada per avere un impatto effettivo sul territorio, «per lasciare un mondo migliore ai miei figli»: «Voglio capire quanto la politica influisca in modo positivo o negativo e la realtà diGrancia mi sembra un ottimo punto di partenza». Se non verrà eletto? «Ci riproverò fra quattro anni. Lo dico un po’ scherzando, ma fra vent’anni mi immagino come un politico affermato».

In tutto questo Paulus è già stato eletto in Consiglio comunale. Al momento della pubblicazione delle liste le candidature sono risultate essere in tutto esattamente quindici. Oltre a Paulus nel consesso sederanno 14 esponenti di «Insieme per Grancia».

«Conosciamo il nostro bacino»

«Speriamo non cambi niente». Parole dell’attuale sindaco di Grancia Paolo Ramelli, che abbiamo raggiunto a nome della «sua» lista e che conferma una certa sorpresa nell’apprendere che vi sarebbe stata concorrenza: «Ma so benissimo che quando si tratta di elezioni di certezze fino all’ultimo non ce n’è». «Quest’anno abbiamo fatto un ragionamento di maturità. Negli ultimi otto anni il Municipio ha lavorato all’unanimità e in armonia, tanto che non è mai stato necessario votare per prendere le decisioni. Visto che andiamo d’accordo ci siamo detti: perché batterci?, e abbiamo optato per questa strada». Quattro anni fa, come accennato, anche se il risultato erano state elezioni tacite, i cinque municipali correvano invece su due liste diverse.

Le carte, però, si sono un po’ sparigliate. «Se abbiamo contattato Paulus dopo che si è palesato? Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che non ne valeva la pena. Bene o male sappiamo qual è il nostro bacino. Se tutti voteranno in modo corretto non dovrebbero esserci sorprese. Se sarà effettivamente così, lo sapremo però ovviamente solo a spoglio concluso».

Il numero magico: 16,6%

Data la particolarità dell’elezione, è in questo caso relativamente facile calcolare il «numero magico» che Paulus deve raggiungere per essere eletto. Diciamo «relativamente facile» perché per esserne certi ci siamo comunque rivolti al Servizio dei diritti politici della Cancelleria dello Stato, dal quale ci è stato riferito che «nel caso di un’elezione con due gruppi politici una lista ottiene il seggio se supera un sesto dei voti (16,66% dei voti)». Nel 2016 a Grancia votarono 188 persone ed espressero 1.750 voti. Allora gliene sarebbero bastati 291.