Turismo

Un passo avanti per la San Bernardino del futuro

Via libera del Municipio di Mesocco al progetto per la ristrutturazione dell'hotel Albarella in disuso da anni: i promotori detengono un diritto di compera - La Swiss Alps SA che guida la rinascita dell’intera località è soddisfatta: «Vogliamo collaborare anche con loro»
Dietro, sulla sinistra, il caratteristico hotel Albarella. © Ti-Press/Massimo Piccoli
Simone Berti
01.03.2023 06:00

Un simbolo destinato a rinascere? C’è la licenza edilizia per la ristrutturazione di quello che costituisce un emblema del turismo di San Bernardino della seconda metà del secolo scorso o e in un certo senso anche delle sue successive difficoltà. Il Municipio di Mesocco ha infatti dato via libera alla domanda di costruzione presentata per l'hotel Albarella, in disuso da anni e bisognoso di cure. Il progetto prevede la riattivazione della struttura con ristorante dopo l’adattamento alle norme antincendio e l’eliminazione delle barriere architettoniche e, più in generale, un intervento completo di ripristino i cui costi sono stimati in diversi milioni di franchi. L’Hotel SHAlbarell (questo il nuovo nome del complesso) potrebbe così un giorno far ripartire l’attività con i suoi oltre cento posti letto distribuiti in camere singole, doppie e triple. «Gli appartamenti SHAlbarell sono progettati per vivere un’esperienza unica: comfort, bellezza e lusso», si legge sul sito del progetto. Tra i contenuti citati figurano un centro benessere, spazi per conferenze, la piscina riscaldata e un «Salon du cigar». La struttura è di proprietà della Hotel Albarella San Bernardino GmbH, rappresentata dall'avvocato Fabrizio Keller. Il quale, contattato dal CdT, spiega che il progetto è promosso dall'imprenditore che detiene il diritto di compera per l'albergo, mentre da parte sua l'attuale società proprietaria ha autorizzato l'avanzamento del progetto così come proposto. Quando partiranno i lavori e con quale orizzonte temporale, quindi? Volevamo chiederlo, appunto, a colui che detiene il diritto di compera, ma nonostante i tentativi fatti non è stato possibile stabilire un contatto.

L'hotel Ravizza, una delle vecchie strutture per cui si prevede il rilancio turistico. © CdT/Gabriele Putzu
L'hotel Ravizza, una delle vecchie strutture per cui si prevede il rilancio turistico. © CdT/Gabriele Putzu

La visione sinergica di Artioli

Intanto da parte sua la San Bernardino Swiss Alps SA - facente capo al Family Office della famiglia Artioli che vuole riportare ai vecchi splendori la località turistica mesolcinese - continua a lavorare per giungere un giorno alla ristrutturazione degli hotel e delle pensioni rilevate di recente con l’obiettivo dichiarato di fare del villaggio «una nuova Zermatt». Il direttore marketing e comunicazione di San Bernardino Swiss Alps SA Niccolò Meroni spiega che la prossima presentazione delle domande edilizie costituisce un ulteriore passo avanti del progetto. Al contempo, pur trattandosi di un’iniziativa promossa da altre persone, commenta positivamente anche la citata licenza ottenuta per l’hotel Albarella. Questo, sottolinea, in una visione sinergica e d’insieme per l’auspicata rinascita di «Sanbe». «Siamo ben contenti che ci sia un progetto di rilancio anche per l’Albarella dal momento che siamo interessati a creare delle sinergie tra attori diversi per far rinascere San Bernardino, offrendo dei vantaggi ai visitatori». «Questo era l’albergo di riferimento della gloriosa San Bernardino degli anni Settanta e Ottanta, motivo per cui ci terremmo che l’iniziativa possa andare in porto», commenta entusiasta anche il numero 1 della Swiss Alps SA, l’imprenditore Stefano Artioli che sta investendo massicciamente nel turismo della località.

In questo senso ancora Niccolò Meroni spiega che la SA che rappresenta è «disponibile a discutere con altri promotori per valutare le future possibili collaborazioni», magari offrendo dei pacchetti condivisi tramite cui i turisti potranno vivere San Bernardino a tutto campo tra alberghi, possibilità di svago e servizi. I servizi, appunto. Il direttore marketing della San Bernardino Swiss Alps SA sottolinea che lo scopo di questa iniziativa è anche quello di valutare la promozione di nuovi contenuti: «Si pensi ad una farmacia, un picchetto medico, un nuovo supermercato, ovvero tutto ciò che possa costituire un valore aggiunto nel rilancio di una località turistica di montagna, a beneficio di chi ci viene a soggiornare». Senza ovviamente dimenticare gli impianti di risalita, un altro fondamentale tassello che la stessa SA sta riattivando dopo anni di attesa e discussioni.

La San Bernardino Swiss Alps SA intende rilanciare anche gli impianti di risalita in quota, fermi da anni. © CdT/Archivio
La San Bernardino Swiss Alps SA intende rilanciare anche gli impianti di risalita in quota, fermi da anni. © CdT/Archivio
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