Progetti

Un tubo lungo un chilometro sotto il lago di Lugano

Il Municipio di Val Mara chiederà al Consiglio comunale un credito di 1,6 milioni di franchi per trasportare in caso di emergenza acqua potabile dalla stazione di pompaggio di Riva San Vitale fino alla stazione di ricezione di Sovaglia - «È la più importante opera di approvvigionamento idrico del Comune degli ultimi decenni e dei prossimi 50 anni»
©Chiara Zocchetti
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
09.12.2025 06:00

Un tubo lungo quasi un chilometro sotto il lago di Lugano (e per altri circa 700 metri sopra e sottoterra) per trasportare acqua potabile dalla stazione di pompaggio di Riva San Vitale fino alla stazione di ricezione di Sovaglia, nel territorio di Melano. È quanto intende realizzare con un investimento di 1,6 milioni di franchi il Municipio di Val Mara che allo scopo ha licenziato un messaggio all’attenzione del Consiglio comunale, che ne discuterà lunedì prossimo, il 15 dicembre. Già, ma perché il Municipio sta per chiedere di realizzare quella che lo stesso Esecutivo nel messaggio definisce «la più importante opera per l’approvvigionamento idrico del Comune di Val Mara degli ultimi decenni e, probabilmente, dei prossimi 50 anni»? Semplice. Ogni Comune in Ticino ha l’obbligo di prevedere fonti alternative di approvvigionamento idrico, in modo da garantire la disponibilità di acqua anche in caso di emergenza. E siccome Val Mara «si trova nella situazione di dover dismettere il pozzo di captazione di Maroggia in quanto la posizione dello stesso è esposta a rischi ambientali, dettati principalmente dalla vicinanza con la linea ferroviaria», spiega il Municipio, si sono quindi cercate soluzioni per «tamponare» il problema. Tutto questo tenendo presente che, «secondo il Piano cantonale di approvvigionamento idrico per il Mendrisiotto e Basso Ceresio, comparto sud (che comprende Maroggia, Melano e Rovio) questa esigenza si traduce nel collegamento con l’Acquedotto regionale del Mendrisiotto». Tanto più che sempre il Piano cantonale «prevede il mantenimento delle sorgenti esistenti». Detto altrimenti, l’intento del Piano cantonale è quello di garantire al Comune di Val Mara un approvvigionamento sicuro nella quantità e nella qualità, qualora la fonte principale - il pozzo Sovaglia - venisse a mancare e le sorgenti (a Rovio e a Melano)non fossero in grado di soddisfare i fabbisogni idrici.

Da qui l’esigenza di trovare una fonte alternativa e sicura. Anche se... anche se si trova dall’altra parte del lago. Il tubo che trasporterà acqua potabile da Riva San Vitale alla stazione di ricezione di Sovaglia sarà in polietilene, avrà un diametro esterno di 200 millimetri e per 970 metri sarà posato sotto il livello del Ceresio. Rientrando all’interno degli investimenti previsti dal Piano cantonale di approvvigionamento idrico per il Mendrisiotto e Basso Ceresio, l’opera sarà cofinanziata dal Cantone per quasi 319 mila franchi.

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